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Elba Sanità: 50 giorni dopo la manifestazione del 7 ottobre: nulla di fatto

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : giovedì, 01 dicembre 2011

Sono trascorsi più di 50 giorni dal 7 ottobre, dal giorno in cui migliaia di cittadini elbani sono scesi in piazza con i loro sindaci per manifestare contro lo smantellamento del proprio ospedale. Durante la manifestazione è intervenuta la IV Commissione Consiliare competente per le materie riguardanti il diritto alla salute, ha ascoltato tutte le nostre richieste ripromettendosi di intervenire nuovamente dopo 20 giorni per garantire l’inizio di un percorso che ci avrebbe condotto verso il ripristino dei livelli essenziali di assistenza e particolarmente deficitarii in alcuni settori come anestesia, medicina, ortopedia. Successivamente durante l’incontro fra la nostra Conferenza dei Sindaci sulla Sanità con il suo Presidente Vanno Segnini, il Governo regionale e la Direzione aziendale, dopo un difficile e lungo confronto, si ripromettevano di condurre una opera di risanamento di tutte le nostre criticità, in particolare di quelle di più urgente risoluzione e nel più breve tempo possibile. Sono stati redatti documenti in cui si raccoglievano tutte le richieste esposte e si proponevano alcuni percorsi per dare tutte le risposte che esse comportavano. Fino ad ora i documenti sono rimasti solo carta stampata, le promesse solo parole mentre invece prosegue inesorabile lo smantellamento della nostra sanità. Il reparto o meglio la sezione di Ortopedia non è stata reintegrata con alcun ortopedico, anzi il possibile sostegno del Dott. Augusti per interventi programmati da realizzare direttamente nel nosocomio elbano ormai non è più fattibile per il suo trasferimento presso l’ospedale di Livorno e l’attuale Primario dell’ospedale di Piombino non consente che si facciano operazioni di una qualche complessità a Portoferraio, imponendo il sistematico trasferimento dei pazienti elbani nel suo Reparto. Il Reparto di Medicina non è stato ancora migliorato né con il maggiore numero di medici richiesto né con la nomina di un Primario; è la stessa struttura poi ad essere gravemente deficitaria , le corsie hanno una preoccupante promiscuità fra uomini e donne per di più con patologie diverse che spesso richiedono differenti attenzioni. La riduzione del reparto di psichiatria a semplice ambulatorio con l’assegnazione per le acuzie sia temporanee che permanenti di una stanza nello stessa corsia di Medicina produrrà inevitabilmente una ancora maggiore promiscuità e disagio anche se i pazienti psichici saranno assistiti da medici e infermieri specializzati. La mancanza di una reperibilità notturna in psichiatria penalizzerà enormemente le famiglie che in caso di particolari situazioni non potranno ricevere alcun immediato aiuto se non quello di un possibile trasferimento in continente del loro familiare con l’assistenza di personale probabilmente non specificatamente qualificato. Si è presentata da ultimo una ulteriore criticità, il centralino notturno e stato abolito e tutte le operazioni sia di accesso alla struttura ospedaliera che di avviso in reperibilità verranno svolte dal centralino di Livorno. Questa scelta purtroppo ha già dimostrato la sua incongruità, sia in termini di sicurezza per i degenti ed il personale, sia per i ritardi e le inefficienze prodotte. Sarebbe stato opportuno prima verificarne la fattibilità e poi rendere operativa la delocalizzazione del servizio, non certo sperimentarlo a nostro danno. Sarà necessaria comunque la presenza di una guardia giurata per evitare intrusione inopportune e pericolose anche per il pronto socorso. Prima di risolvere tutte queste emergenze, in attesa della redazione nel Piano socio sanitario regionale quinquennale di un paragrafo dedicato specificatamente all’Elba, la prima condizione per consentirne la risoluzione è la creazione di un servizio anestesiologico in h24 minimamente sufficiente con almeno 5 anestesisti, con un servizio di rianimazione urgente efficiente e rapido, senza il quale nessun medico è giustamente disposto a trasferirsi nel nostro ospedale senza essere tutelato nella sua sicurezza, tranquillità ed efficienza professionale. Gli elbani chiedono che la nostra sanità sia allo stesso livello di qualità di qualsiasi altro territorio toscano, che il personale medico ed infermieristico abbia la caratteristica di stabilità e solo nell’immediato, in attesa dei bandi di concorso, sia reperito come temporaneo o in missione da altra struttura aziendale , che i medici abbiano l’opportunità di una migliore qualificazione professionale con stage periodici in altri ospedali con maggiori flussi, che l’osmosi fra tutta la rete sanitaria aziendale si realizzi veramente in modo da sostituire la mobilità dei pazienti con la mobilità dello staff medico. Dopo la tragica alluvione del 7 novembre che ha sicuramente ritardato qualsiasi intervento, il Comitato Elba Sanità ha richiesto ai Sindaci un incontro per valutare insieme tutte le inadempienze rispetto agli impegni assunti e per decidere quali iniziative intraprendere per ottenere quello che legittimamente ci spetta.


Manifestazione sanità 7 10 2011  4

Manifestazione sanità 7 10 2011 4