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Controcopertina: Una levata di scudi contro i tagli dei treni su Campiglia ...

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : giovedì, 01 dicembre 2011

L'Onorevole Silvia Velo (Partito Democratico) L'Onorevole Silvia Velo ha richiesto chiarezza in merito alla questione di Trenitalia ed oggi ha presentato in Parlamento un'interrogazione a risposta immediata proprio su questo tema. Dalle notizie trapelate si intuisce che il nuovo orario ferroviario invernale, in essere da lunedì 12 dicembre, potrebbe essere un'ulteriore mannaia che va ad investire i servizi sulla media e lunga percorrenza penalizzando pesantemente i pendolari che già si troveranno a fare i conti con la probabile soppressione di diversi treni della lunga percorrenza. Oltre alla riduzione dei servizi si prospetta l’azzeramento degli investimenti in materiale rotabile, l’ulteriore aumento delle tariffe, l’esubero di migliaia di dipendenti del comparto e molte altre pesanti ricadute che Trenitalia sembra non aver preso in considerazione a sufficienza nell'intento di far quadrare il bilancio. “Con questa interrogazione chiedo di disporre l’immediato reintegro delle risorse per finanziare il sistema della mobilità pubblica, sia in riferimento al Trasporto Pubblico Locale, le cui risorse sono state pesantemente decurtate alle regioni, sia in riferimento al servizio universale e di far luce sulla programmazione di Trenitalia per accertarsi che l'attenzione non sia rivolta soltanto a problemi di bilancio, ma che si stia facendo i conti anche con le necessità del territorio e dei cittadini”. Anche il responsabile Infrastrutture e Trasporti della Federazione PD Val di Cornia – Elba Giuseppe Coluccia interviene sostenendo le ragioni dell'On. Velo: “Il livello di guardia in merito alle iniziative intraprese da Trenitalia non deve essere abbassato; i servizi, seppur in un contesto economico disastrato, devono essere garantiti non solo in un’ottica di razionalizzazione delle risorse ma anche e soprattutto per la crescita e lo sviluppo del territorio che senza infrastrutture e trasporti non può esserci. Facendo riferimento alle liste civiche aggiunge: “E' inaccettabile, però, che si cavalchi questo momento di difficoltà per attaccare le amministrazioni che fanno quotidianamente i conti con tagli economici finanziari e che, conoscendo a fondo il ruolo strategico del trasporto pubblico, tentano in ogni modo di garantire i servizi principali. Quello che manca, infatti, non è la programmazione, ma le risorse senza le quali non si paga il personale, non si pagano i costi di gestione, i treni non viaggiano e in questo la programmazione a poco serve se non a riempire la bocca di chi fa solo demagogia”. L'assessore ai trasporti della Regione Toscana Luca Ceccobao “Non sono accettabili ulteriori penalizzazioni per i pendolari toscani. Serve un fronte comune per far sì che tutte le fermate dei treni a lunga percorrenza vengano mantenute”. L’assessore regionale ai trasporti Luca Ceccobao sintetizza così la posizione della Regione in relazione ai tagli, sin qui ufficiosi, di alcune fermate dei treni Intercity e Eurostar, i servizi a lunga percorrenza che dipendono direttamente dal Ministero dei Trasporti (Intercity) o dalle scelte commerciali di Trenitalia (Eurostar, Eurostar City). “In un momento – sottolinea l’assessore – in cui dobbiamo far fronte a una taglio di 50 milioni di euro per i nostri treni regionali, ennesima eredità del governo Berlusconi, sarebbe inaccettabile sopportare anche queste riduzioni che inciderebbero pesantemente sui collegamenti con Roma, con Genova o lungo la linea tirrenica per i nostri pendolari.” “Hanno ragione a preoccuparsi i sindaci e le amministrazioni provinciali che mi stanno contattando in queste ore – prosegue Ceccobao – per questo è necessario muoversi tutti assieme a livello nazionale. Proprio oggi ho scritto a tutti i parlamentari toscani, affinché ci si attivi ognuno nel proprio ruolo per un problema vitale per la nostra regione. Alcuni si sono già mossi per tempo nel denunciare la situazione drammatica del trasporto pubblico locale, adesso mi aspetto che si faccia fronte comune.”. Le ipotesi circolate riguardano la riduzione di alcune fermate nelle stazioni Arezzo, Chiusi, Massa, Viareggio, Campiglia, Follonica e Orbetello, a partire dal prossimo cambio di orario invernale. Nelle scorse settimane l’Assessore Ceccobao aveva scritto al Ministero ed all’amministratore delegato di Trenitalia, l’ing.Vincenzo Soprano, per avere risposte in merito alle preoccupazioni che erano emerse sul destino di questi servizi da parte di molti pendolari. Se Trenitalia aveva rassicurato sulle stazioni di Grosseto e Livorno (per le quali infatti non vi saranno cambiamenti), altrettanta chiarezza non era stata data sul resto del panorama delle stazioni cosiddette “minori” interessate dalla lunga percorrenza. L'Assessore della Provincia di Livorno Piero Nocchi “La soppressione di due treni a lunga percorrenza che fermano attualmente alla stazione di Campiglia suscita la preoccupazione dell’assessore provinciale ai trasporti Piero Nocchi. “Avevo già sollevato il problema - dice Nocchi - nell’incontro con le Ferrovie S.p.A. svoltosi in Provincia il 26 settembre scorso, dove avevo messo in evidenza la necessità di mantenere il livello del servizio”. Per l’assessore Nocchi la decisione delle Ferrovie, che entrerà in vigore il prossimo 11 dicembre, oltre a creare un evidente disagio per i cittadini della Val di Cornia, avrà ripercussioni negative sull’Isola d’Elba sia per i problemi legati alla continuità territoriale, sia per gli aspetti che incidono sullo sviluppo turistico. Nocchi, alla luce anche della presa di posizione e della preoccupazione espressa dai sindaci dei Comuni di Campiglia, Piombino e Portoferraio, rafforza la richiesta nei confronti delle Ferrovie di riconsiderare la questione e rinunciare all’annunciata soppressione. “Pur comprendendo le difficoltà economiche del momento e la necessità di una razionalizzazione del trasporto in generale – sottolinea - non si può non tener conto delle conseguenze che tale processo può avere sulle prospettive di sviluppo socio-economico di un ampio territorio”.


stazione di campiglia

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