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Rossi: “Una svolta nel governo del territorio” Obbiettivo sicurezza

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : mercoledì, 30 novembre 2011

FIRENZE – “Una vera svolta nel governo del territorio”. Così il presidente Enrico Rossi ha definito le nuove disposizioni in materia di edificazione e difesa del suolo per una maggiore sicurezza dal rischio idraulico inserite dalla giunta in Finanziaria. Disposizioni che faranno parte integrante anche dell’adeguamento della Legge regionale 3 gennaio 2005, n. 1 “Norme per il governo del territorio” e del Testo unico per la difesa del suolo. “In estrema sintesi, non sarà possibile costruire dove i nostri nonni non avrebbero mai costruito, nelle zone a pericolosità idraulica molto elevata, negli alvei dei corsi d’acqua, nelle golene, sugli argini e sulle fasce laterali per una larghezza di dieci metri. Che non sarà possibile ‘tombare’ fiumi e torrenti, restringere, rettificare, impermeabilizzare gli alvei. Non potranno edificare né gli enti pubblici né i privati”. “Abbiamo condiviso questo importante provvedimento con l’Anci – ha proseguito il presidente – E voglio ringraziare per la disponibilità e la volontà, che ho molto apprezzato, il sindaco di Livorno, Alessandro Cosimi, presidente dell’Anci ragionale, e il sindaco di Scandicci, Simone Gheri, responsabile dell’Area Governo del Territorio di Anci. Se il Governo nazionale e il Parlamento seguissero questo esempio, l’Italia tutta sarebbe più sicura e ci sarebbe una data cerca per impedire edificazioni a rischio.” “A chi osserva che norme e vincoli esistevano già – ha proseguito il presidente – ricordo che alcuni di questi si potevano aggirare con opere di cosiddetta messa in sicurezza. Il nostro principio non ha deroghe, abbiamo eliminato i ‘se, ma, però’. Lo stesso Consiglio regionale – ha concluso il presidente – ha compreso pienamente queste motivazioni”. Bramerini: “Presto procedure più veloci per finanziare le opere urgenti” FIRENZE – “Per gli interventi urgenti in caso di eventi imprevedibili di competenza dei Consorzi di bonifica modificheremo la legge in modo da superare gli effetti del blocco del Patto di stabilità e finanziare direttamente i Consorzi. In questo modo avremo procedure più veloci”. Lo ha detto l’assessore regionale all’ambiente e energia, Anna Rita Bramerini nel corso della presentazione delle nuove norme che impediranno l’edificazione nelle zone ad elevato rischio idraulico. “Nei prossimi mesi – ha aggiunto Bramerini – saremo impegnati a concludere lo studio sugli argini dei corsi d’acqua in Toscana che sappiamo essere una delle opere strategiche per la difesa per i nostri centri abitati. E nel 2012 metteremo mano anche a un altro elemento conoscitivo prezioso, la ricognizione dei tombamenti esistenti per valutare e risolvere, dove possibile, quelle situazioni in cui si può ristabilire lo stato dei luoghi ante tombamento oppure, dove non è possibile, cercare di individuare gli interventi che migliorano la funzionalità dei tombamenti stessi. “Tutto questo – ha concluso l’assessore – mentre stiamo lavorando al Testo Unico per la difesa del suolo, un testo in cui l’acqua viene concepita come risorsa da difendere e al tempo stesso come una risorsa Marson: “Dopo gli articoli in finanziaria, il lavoro proseguirà sulla legge 1” FIRENZE – Le nuove disposizioni regionali che vietano le edificazioni nelle zone ad alta pericolosità idraulica, inserite nella pdl finanziaria per il 2012 per accorciarne i tempi di entrata in vigore, saranno riprese nell’ambito della revisione della legge 1 del 2005 per il governo del territorio, che sarà portata a termine nel corso del 2012. “Rispetto a sei anni fa, quando fu approvata la legge 1 – afferma l’assessore Anna Marson – si sono verificati forti cambiamenti del clima, e di conseguenza nella portata e frequenza degli eventi meteorologici, che impongono di ripensare l’impianto di una legge che si confronta con molteplici situazioni di pericolosità idraulica e geomorfologica del territorio. L’adeguamento normativo cui stiamo lavorando sarà pertanto integrato con nuove disposizioni che si pongono l’obiettivo da un lato di un atteggiamento più precauzionale nei confronti delle trasformazioni del territorio, e dall’altro di un adattamento degli edifici che già insistono in aree a pericolosità idraulica”. L’assessore al governo del territorio ha anche sottolineato quanto le norme approvate dalla Giunta siano avanzate rispetto al contesto italiano. “Se ci fossero provvedimenti analoghi a livello nazionale – dice Marson – la situazione sarebbe certamente migliore”. (nella foto di repertorio: primo tratto tombato del Fosso degli Alzi - prima dell'alluvione)


fosso alzi sporco 2

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