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Daniela Soria, Sergio Rossi ed altro di elbano nelle celebrazioni goriane ad Empoli

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : martedì, 29 novembre 2011

Come da programma sono state per una buona parte a trazione elbana (grazie anche al lavoro di tessitura organizzativa di Leonardo Mosti che ha apprezzatamente gestito la conduzione della manifestazione)le celebrazioni della figura dell'anarchico Pietro Gori, che la comunità empolese ha voluto organizzare, a conclusiome dell'anno in cui, oltre il 150° anniversario dell'unità d'Italia, ricorrevano i 100 anni dalla scomparsa di un personaggio, l'anarchico "pericoloso e gentile", transitato nella storia con passo lieve, eppure lasciando indelibili tracce nella cultura, nel pensiero anarchico così come nella memoria popolare e nell'immaginario collettivo. E chi avesse ipotizzato una celebrazione di "polverosa nostalgia" reducistica, sarebbe rimasto con un buon palmo di naso davanti alle tantissime persone, in grande parte giovani che gremivano ed animavano l'ampia sala del Cenacolo degli Agostiniani dove si è tenuta la parte più "lirica" delle celebrazioni, iniziate con la inaugurazione di una lapide la commemorazione tenuta da Pippo Guerrieri, dopo il saluto del sindaco empolese. La folla convogliata nella bella struttura agostiniana dai gruppi "Terra Terra" e "Fiati Sprecati" che fungevano da "Marching Band" si è poi composta seguendo Umberta Torti che ha intervistato Sergio Rossi sul lavoro di stesura del volume "E' Tornato Pietro Gori" realizzato nel 2008 con la coniuge Patrizia Piscitello prematuramente scomparsa due anni dopo. Un'intervista tutta giocata sulle "bivalenze goriane", pericoloso e gentile appunto, e giramondo, ma con solidissime radici infisse nei graniti della sua piccola isola, raffinatato intellettuale e uomo tanto "per il popolo" da diventare "del popolo". E subito dopo dei quarti di elbanità goriani ha testimoniato con le sue canzoni Daniela Soria, nata non casualmente a qualche metro dalla residenza santilariese dell'avvocato che spesso nella realtà, sempre nella leggenda e nel sogno della classe operaia "... mandava i proletari tutti assolti". Daniela Soria si è subito dopo esibita con Palo Becherini e Piero Zanelli in una rivisitazione cantata recitata (e pure variata ed ampliata) del lavoro di Piscitello e Rossi di cui ha mantenuto il Titolo "E' Tornato Pietro Gori". E la "nostra" Daniela si è presentata in grandissimo spolvero, confermando di avviarsi ad essere davvero una delle più significative interpreti del repertorio etnomusicologico del nostro paese, riproponendo tra l'altro un "Inno al Maggio" vocalmente arrangiato con leggerezza ma tanto toccante da far scattare in piedi l'uditorio in una sorta di Standing Ovation, al termine di una performance che ha condotto l'Ospite d'Onore della giornata "il Cartoonist" Sergio Staino a volerle esprimere direttamente lusinghieri apprezzamenti. A concusione di tutto dalla voce "inclusiva" della Soria a quella più graffiata del grande Andrea Satta anima dei "Tetes de Bois" che (altro filo di acciaio con l'Elba) ha lavorato intensamente sulla memoria di un altro anarchico "ferajese" suo malgrado, quel Domenico Passannante, ingenuo ed innocuo "attentatore", regicida mancato, detenuto dai boia savoiardi, per dieci in condizioni disumane, fino a determinarne la pazzia, in quella Torre del Martello che da allora ed ancora gli elbani chiamano Torre di Passanante. E proprio sull'anarchico lucano il sodalizio empolese, con la locale amministrazione intende proseguire il cammino di una rivisitazione storico culturale del movimento libertario. Forse sarebbe il caso che pure le amministrazioni elbane "appizzassero le orecchie" e chiedessero, potendo vantare, anche alla luce dell'ultima manifestazione empolese, su questo versante, un vasto giacimento culturale, di partecipare al virtuoso processo.


sergio rossi empoli  gori 2011

sergio rossi empoli gori 2011

daniela soria empoli gori 2011

daniela soria empoli gori 2011

satta empoli gori 2011

satta empoli gori 2011