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Controcopertina: La Stagione Teatrale ai Vigilanti

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : venerdì, 25 novembre 2011

Ai nastri di partenza la stagione 2011/2012 per il Teatro dei Vigilanti di Portoferraio con una programmazione che non mancherà di soddisfare i palati più esigenti. Il cartellone messo a punto dal Comune di Portoferraio e da Fondazione Toscana Spettacolo, il circuito regionale del teatro e della danza, alterna proposte di danza a titoli classici e spettacoli di teatro contemporaneo, in un continuo alternarsi di dialogo fra passato e presente. E, infatti, il pubblico apprezza questo percorso dal momento che negli anni ha mantenuto la propria fedeltà nei confronti del Teatro e anzi ha incrementato il numero di abbonati e di biglietti venduti. Per questo motivo, l’Assessorato alla cultura del Comune di Portoferraio, anche in tempi di recessione economica, hanno deciso di sfidare la crisi e di aumentare di un titolo il cartellone, certi che il territorio darà una risposta compatta e forte. Il Teatro dei Vigilanti è l’unico punto di riferimento teatrale dell’isola e quindi Portoferraio fa da ponte di collegamento tra il Continente e ’Isola d’Elba collocandola sull’asse teatrale principale. Tra le linee guida del cartellone assume un rilievo importante l’alternanza di stili e linguaggi nell’ottica di una formazione del pubblico, obiettivo che da sempre FTS persegue nella sua attività per favorire nuovi spunti di riflessione. Una particolare attenzione è stata rivolta alle tematiche che investono il mondo dei giovani, indagate attraverso modalità teatrali diverse fra loro e mettendo a confronto la nostra realtà con quelle di altri paesi. L’inaugurazione della stagione è affidata, giovedì 15 dicembre, a Sogno di una notte di mezza estate di William Shakespeare, uno dei testi più conosciuti della storia del teatro di tutti i tempi, una eterna e universale macchina drammaturgica che per centinaia di anni è stata continuamente reinterpretata in ogni terra e in ogni tempo. Una favola cinica e spietata tra sogno e realtà, verità e menzogna, messa in scena da un’ottima compagnia tutta di giovani diretta da Andrea Battistini. Uno spettacolo, ricco di idee e dal ritmo veloce, in cui gli attori recitano all’interno di una scena nuda, in un bosco di corde penzolanti; il plot, generalmente considerato secondario, della “farsa di Piramo e Tisbe” assume particolare importanza con l’intervento di cinque attori nelle vesti di altrettanti disabili mentali alle prese con un esperimento di teatro-terapia. Segue, giovedì 12 gennaio, Cinzia Leone (protagonista e autrice) con Mamma sei sempre nei miei pensieri, spostati! Una divertentissima divagazione, come quelle a cui ormai ci ha abituato la simpatica attrice romana, sulla maternità al giorno d'oggi, sugli enormi problemi che deve affrontare “colei che dà la vita, la madre da cui tutto nasce e da cui tutto deriva, colei che ci ha formati e informati”. Cinzia Leone riesce a scovare, diagnosticare, sottolineare con la sua ironia intelligente, gli aspetti profondi che ognuno di noi eredita dalla propria madre: paure, problemi, insicurezze, ansie. Quella madre che ognuno di noi ha stampato dentro il proprio io, che si porta – addosso – per tutta la vita. L’incursione nel mondo della danza d’autore è affidata, sabato 21 gennaio, allo Spellbound Dance Company, ensemble dall’esperienza internazionale ma dalle radici profondamente italiane fondata e diretta da Mauro Astolfi (coreografo che ha costruito il suo stile e il suo metodo attraverso l’integrazione di tecniche e stili diversi: jazz, contact, modern, balletto), in scena con una coreografia di grande fascino, Trittico che si compone di tre pezzi: Lost for words, Downshifting, estratti da Nafas. Gli affiatati e bravi Paola Gassman e Pietro Longhi sono i protagonisti di Due dozzine di rose scarlatte (domenica 12 febbraio), commedia scaturita dalla penna brillante di Aldo De Benedetti. La storia, nella riscrittura di Maurizio Panici, trasferita dall'epoca dei telefoni bianchi a quella dei nostri cellulari, mantiene vivo quell'umorismo raffinato, quel linguaggio dinamico ed effervescente, che furono gli ingredienti base di una commedia che riscuote successi fin dal suo felice esordio nel 1936. Sabato 18 febbraio è di scena KanterStrasse Teatro, giovane compagnia toscana, già molto apprezzata – da pubblico e critica – alle prese con un altro mostro sacro della letteratura del Novecento, Franz Kafka, e il IL PROCESSO. Autore della riduzione teatrale è il medesimo Francesco Niccolini, già conosciuto come coautore di Marco Paolini, mentre la regia è di Ciro Masella, protagonista insieme a Simone Martini e a una compagnia di giovani attori. "Questo non è un processo regolamentare. Qui la giustizia, quella classica, non esiste più, o almeno non ha più valore. Ognuno si fa la giustizia che vuole, e? Se sei più forte? Ti fai più giustizia: la tua. E tutti gli altri, il quartiere, il paese, la città, lo stato subiscono la legge del più forte. La subiscono? Forse la invocano, e la godono. Basta abituarsi”. Così dichiara l'autore parlando di questa riduzione teatrale, e in queste parole non è difficile percepire echi della situazione in cui tutti stiamo vivendo. Martedì 28 febbraio Sebastiano Lo Monaco interpreta l’umoristica commedia pirandelliana Il berretto a sonagli, insieme a Marina Biondi ed a un nutrito cast. Scritta da Pirandello in siciliano per Angelo Musco con il titolo “A birritta cu ‘i ciancianeddi”, la commedia debuttò a Roma nel 1917, ma del 1918 è la prima pubblicazione in italiano con il titolo che si conosce. E’ una commedia dall’umorismo tagliente, una tragedia, una tragicommedia che parla di corna e di pazzia. Una famiglia e i suoi contrasti sono al centro della scena del Teatro dei Vigilanti con un allestimento prodotto da Teatri d’Imbarco; complici Beatrice Visibelli e Marco Natalucci, rispettivamente marito e moglie alle prese con le loro rispettive differenze. Saranno in scena venerdì venerdì 9 marzo nello spettacolo I marziani di Alberto Severi per la regia di Nicola Zavagli. Un dramma che mette a fuoco i dissapori di una coppia di mezza età sullo sfondo di un evento di interesse collettivo: la morte di papa Giovanni XXIII. Si prosegue con un cocktail originale: lo scrittore e magistrato Gianrico Carofiglio, il drammaturgo e regista Stefano Massini, gli attori Ottavia Piccolo e Vittorio Viviani, e la regia si Sergio Fantoni. Il risultato è uno spettacolo di grande impatto e di forte presa emotiva, L’arte del dubbio, in scena sabato 17 marzo. Una moderna commedia dell’arte dove i giochi di parole delle maschere antiche sono sostituiti dai giochi di parole che si fanno quotidianamente nelle nostre società. Chiude la stagione del Teatro dei Vigilanti, martedì 27 marzo, Paolo Rossi, giullare dei giorni nostri, con la sua reinvenzione, in chiave pop, del Mistero Buffo, testo che Dario Fo presentò per la prima volta nel 1969 e per il quale ricevette il Nobel per la Letteratura. Un omaggio al maestro, cui lo lega anche una personale amicizia, con un testo-archetipo di un genere, il teatro di narrazione, particolarmente consono alle doti istrioniche dell’attore. E a lato della stagione di prosa è parallelamente programmata la stagione per i più piccoli, declinata in due percorsi, uno pomeridiano “Le Domeniche a teatro”, per tutta la famiglia - quattro titoli, dal 22 gennaio -, l’altro mattutino e scolastico “L’Isola il teatro i giovani”con cinque titoli , dal 18 gennaio, rivolti ai bambini e ragazzi di tutti i Comuni dell’isola. Prevendita abbonamenti e biglietti Presso sede della Cosimo de’ Medici Calata Mazzini 37 INFO 0565 944024


portoferraio teatro dei vigilanti

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