Per la terza volta (la prima nel Dossier di lega ambiente su Cerboli, la seconda su di un servizio sul Tirreno a firma M.Lancisi, la terza, in modo insinuante sull'onesta di chi ha operato prima della Schezzini, sul numero di oggi di Elbareport, a firma S.Rossi) si torna a parlare delle agevolazioni che avrebbe incontrato l'ingegner Coppetelli durante l'amministrazione da me guidata 94'/'99. In risposta invio la lettera che il Tirreno ha pubblicato a chiarimento dei rapporti e della situazione urbanistica di Rio Nell'Elba che mi sono trovato a gestire. Mi auguro che da queste precisazioni si comprenda che l'ingegner Coppetelli non ha tratto nessun vantaggio, ma che è sottostato alle regole e procedure che gli uffici comunali normalmente adottano a fronte dei progetti edilizi. Stà di fatto che nel suddetto periodo non è stata rilasciata nessuna concessione edilizia a favore di Coppetelli, ne tantomeno affidatogli incarichi: "Caro Direttore del Tirreno, Le scrivo dopo aver letto l'articolo di sabato 30 agosto c.m., a firma delsuo collaboratore Mario Lancisi nel quale mi si attribuisce di aver conferito un incarico all'ingegner Coppetelli, "recupero di volumetrie nel centro storico", quando ho ricoperto la carica di Sindaco nel periodo 94/99. Ciò non corrisponde al vero e quanto dico può essere riscontrato dagli atti degli uffici comunali di Rio nell'Elba. Tengo inoltre a precisare che la presentazione e richiesta edificatoria al comune, del progetto di 23 appartamenti nella valle dei Mulini risale all'amministrazione precedente la mia, Sindaco Franco Franchini, e così anche la previsione urbanistica relativa appunto alla edificabilità nell'area suddetta, non mi appartiene, risale anch'essa al Piano urbanistico di Rio nell'Elba del 1984. Posso dire che questo progetto è stato esaminato e contrastato da tutte le amministrazioni che si sono succedute dall'84 e che da quanto risulta nessuna abbia mai concesso autorizzazione. Questo progetto è stato più volte respinto in fase istruttoria dagli uffici comunali e dai pareri dati per competenza dagli enti esterni, sottoposto a continue modifiche e ridimensionamenti, dovute anche all'abbassamento degli indici urbanistici al piano di Fabbricazione del Comune fatto nel 1995 dal sottoscritto, ma, come le dicevo, mai concedendo autorizzazione al progetto. Concludo augurandomi che queste mie brevi precisazioni possano ripristinare una esatta informazione verso i lettori del giornale e che la linea editoriale da Lei tracciata nell'articolo di Domenica e che personalmente condivido, possa affermarsi anche tra i suoi collaboratori. Cordiali Saluti Giuseppe Coluccia" P.S. Caro Sergio sei liberissimo di tirare la volata per la tua favorita, che ti ripeto non è in competizione con me dal momento che è stata prescelta come candidato ufficiale, senza che tu vada oltre la soglia della correttezza e della onorabilità delle persone, in questo caso la mia. Vedi Pino, dire che una persona è di specchiata onestà non significa dire che chi concorre (se concorre) debba essere necessariamente un disonesto (non ho una visione così manichea). Poi io non ho insinuato proprio niente, ho fatto semplicemente riferimento a due possibili approcci alla filosofia d'uso del territorio (legittimi entrambi) uno più possibilista uno meno ed è ovvio che chi è più possibilista, corre maggiori rischi di trovarsi tra i piedi e nei corridoi la spettabile ditta Coppetelli & c. In quello che ho scritto non c'è poi riferimento alcuno a Valle dei Mulini, mi conosci abbastanza per sapere che insinuare non è tra le mie corde, di solito se devo attaccare qualcuno lo faccio frontalmente citando fatti, episodi, documenti. Penso però che nella storia della sinistra si siano sempre alternati momenti diversi in cui si aveva bisogno di mediare con gli interlocutori politici ed altri in cui occorreva più attaccarli che mediare. E le donne e gli uomini che scegliamo non sono una variabile indipendente. E per dirla tutta (restando in casa nostra, mia e tua) credo che la Quercia elbana non abbia in questo momento in campo ed in prima linea elementi commisurati alla bisogna. Catalina, Maria Grazia Mazzei, Lucia Fasola (il DS salvato dalle donne?) e pochi altri mi danno l'impressione di avere la voglia, e la forza di portare avanti un'offensiva non rimandabile, perchè credo che con una destra come quella che stiamo fronteggiando, che tira decisamente a realizzare il programma di governo della P2 di Licio Gelli, ci sia bisogno di una sinistra (e di una società civile) all'attacco. Questo tradotto ancor più in elbano significherebbe ad esempio per la sinistra affrontare la tempesta, agire, uscire allo scoperto, decidere quali valori sono compatibili con essere a sinistra nella sostanza e non solo nella nominalità, far capire ad esempio alla gente cosa pensa la sinistra del terremoto giudiziario che ha scosso l'Elba, sul quale invece per contare gli interventi degli "apparati" basterebbero le dita di una mano monca. Le ultime notizie dalla Procura Livornese di cui trattiamo nell'articolo di apertura sembrerebbero ad esempio dirci che non ci sarebbero illegittimità riscontrate nell'agire della Giunta portoferraiese nella formazione del Regolamento Urbanistico. Una sinistra come quella che mi attendo dovrebbe prendere atto di quel che dice la Magistratura, ma continuare a martellare fuori e dentro il consiglio comunale un atto amministrativo che può essere anche "assolto" giuridicamente, ma non è per questo meno politicamente repellente di quanto era prima delle dichiarazioni di Pennisi. Verrà anche il tempo dei mediatori, ma non è sicuramente questo, all'Elba ed in Italia
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