Sembra ridimensionarsi in maniera evidente il caso dell'ex capannone industriale Pacaelmo. "Dalle prime operazioni di accertamento sui documenti non è emerso niente di rilevante". E’ quanto ci ha dichiarato lo stesso pm Roberto Pennisi della Procura di Livorno che, dopo aver richiesto il sopralluogo dei Carabinieri avvenuto lo scorso giovedì presso la struttura situata in Loc. Antiche Saline a Portoferraio, non ha rilevato per il momento nessuna infrazione. Sia dal punto di vista dei lavori in esecuzione sia per quanto riguarda la documentazione relativa al cosiddetto Piano del Commercio sembra che la proprietà del gruppo Nocentini e l’amministrazione portoferraiese abbiano le carte in regola, e che nessuna “mano lunga” abbia seminato la zona industriale del capoluogo delle illegittimità che era sembrato intravedere e supporre in un primo momento. “Finora non abbiamo riscontrato niente di particolare - ha dichiarato il Dott. Pennisi – i lavori paiono regolari, ma dobbiamo ancora esaminare parte della documentazione relativa al Regolamento Urbanistico che è uno strumento assai articolato e complesso.” Le indagini quindi continueranno, le carte in corso di valutazione sono ancora numerose e alla domanda inerente alla possibilità di acquisire ulteriore documentazione il Pm ha risposto che la Procura ha già prelevato tutto quello che serve agli inquirenti. Occorrerà ancora un po’ di tempo per poter dire se, dal punto di vista giudiziario, lo strumento urbanistico sia legittimo, certo è che almeno la vicenda Pacaelmo sembra sgonfiarsi in modo significativo, i lavori proseguono, l’Euronics si avvia alla sua prossima apertura. Rimangono i dubbi in merito alle scelte politiche di favorire, o meglio, di non opporsi al proliferare della grande distribuzione, di non opporsi alla formazione di un pericoloso monopolio commerciale che può strangolare i piccoli imprenditori, salvo poi riossigenarli trasformandoli in dipendenti della “grandiosa macchina”, e di esporre i consumatori a prezzi difficilmente confrontabili.
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