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Tumori all’Elba una realta’ da Indagare

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : martedì, 22 novembre 2011

PORTOFERRAIO. Tumori all'Elba un rebus ancora da sciogliere sebbene a diversi medici pare che il fenomeno sia in costante aumento. Possibili cause? Inquinamenti, come quelli che partono dagli scarichi industriali piombinesi o di altre fonti marine, come ha detto un cittadino, o in generale quello che ci regala l'aria non "pulita", quindi le onde elettromagnetiche, il radon, poi l'acqua potabile all'arsenico, e anche gli stili di vita errati degli isolani. "Ci vogliono studi specifici per capire- ha detto Fabrizio Bianchi ricercatore del Cnr di Pisa- non bastano impressioni o aridi dati statistici. Ma non esiste per ora un caso Elba". Un dato certo? Lo ha annunciato l'oncologo dell'ospedale di Portoferraio Luigi Coltelli: "In crescita il tumore mammario nei maschi", anche se tale casistica è analoga ad altre località. Questo in sintesi è ciò che è emerso dal convegno di studi sul tema voluto dall'associazione Onlus Michele Cavaliere, sostenuta dal Lions Club elbano diretto da Luciano Ricci. Una riunione svoltasi alla Provincia, grazie all'organizzazione di Massimo Puccini. Il dottor Maroni ha moderato il meeting di fronte ad una sala colma di cittadini, medici e associazioni. Bianchi ha poi ribadito: "E' questo un punto di partenza per capire se l'incidenza dei tumori all'isola è maggiore o minore. Le statistiche non analizzano le cause che possono essere svariate. L'inquinamento ambientale causa un quarto delle malattie di cancro e le altre fonti nocive interagiscono. Poi incidono gli stilli di vita, le cattive abitudini alimentari". Santi Chillemi, altro specialista, ha messo in evidenza come i dati possano creare disaccordo tra enti diversi che li producono e quindi si può creare sfiducia o si rischia di generare anche allarmismi. Filippo Rosselli, studioso portoferraiese di genetica, da molti anni a Parigi ha insistito: "Raro che una malattia genetica possa favorire un tumore, occorrono analisi complesse per comprendere la situazione elbana". Dal pubblico classica domanda sull'arsenico contenuto nell'acqua potabile all'Elba. Il dottor Genghi, dell'ufficio d'igiene dell'Asl elbana ha chiarito che "Per sette comuni su otto all'isola, esiste una deroga ministeriale, per cui il valore di arsenico tollerato è stato portato a 30 micro grammi per litro invece che 10. Quindi l'acqua, monitorata di continuo, registra quasi sempre valori a norma". "Certo - ha fatto notare Bianchi - però se le deroghe durano decenni, attenzione! I problemi per l'uomo - ha concluso- sono nati dopo la rivoluzione industriale, prima le malattie erano solo di carattere infettivo e i tumori erano pressoché inesistenti. Importantissimo in questo settore è agire con la prevenzione e la ricerca". Parte quindi raccolta di dati con la partecipazione dell’ ASL e di un Comitato Scientifico , facente sempre capo al Comitato Cavaliere ed al quale si sono offerti di partecipare, gia’ prima della manifestazione, il Dr. Riccardo Palombo ed il Dr. Marcello Camici elbano impegnato nella medicina interna all’ Universita’ di Pisa.


Manifestazione tumori

Manifestazione tumori