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Dossier vagagginiano in pillole

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : lunedì, 03 novembre 2003

L’ecomostro di Procchio è stato concepito molti anni fa. Al tempo della Giunta democristiana di Luigi Vagaggini. I marcianesi, gli elbani hanno perso la memoria? E’ bene rammentare quale è stata la politica urbanistica degli anni 80 che ha ipotecato il futuro del nostro Comune. 1985. Vagaggini, appena eletto sindaco sforna progetti a tutto campo. Inizia proprio dalla frazione di Procchio. Proprio dove sono state gettate le fondamenta della maxi gettata di cemento del cosiddetto ecomostro, decide di costruire un Centro commerciale. Alla fine, dopo alcuni anni di tira e molla, il programma viene accantonato (1993) : manca la copertura finanziaria dell’opera. L’amministrazione Vagaggini è costretta ad un accordo bonario con il geometra redattore del progetto. Al quale verranno liquidati 30 milioni. 1988. Vagaggini presenta al Consiglio comunale il progetto del porto-canale di Pomonte, per 200 imbarcazioni. Non se ne farà di niente. 1992. Vagaggini stavolta può realizzare invece l’edificio “polivalente” a due passi dal fosso di Pomonte, zona a rischio. Il palazzetto non serve a niente. 1992. Vagaggini porta a conclusione la vendita delle scuole pubbliche. 1998. Vagaggini presenta il progetto del parcheggio-silos a Marciana. Un fiasco annunciato. Le polemiche ovviamente non mancano, anche per altri episodi a cominciare dalle costruzioni alla Paolina e alla ristrutturazione di un ristorante a Procchio . Dimenticavamo la funivia Marciana-Madonna del Monte progettata nel 1986: per fortuna è rimasta solo un’idea lungimirante. Inutile dire che le polemiche non sono mancate. Ora è scoppiato il caso-ecomostro e l’attuale sindaco Logi è nell’occhio del ciclone. Vagaggini Luigi dalla segreteria romana tuona sdegnato contro l’ex sodale Logi Luigi , che lo ha defenestrato. Le tue scelte, gli rammenta, sono “inadatte a tutelare e sviluppare il territorio del Comune”. E gli dice che “è giunto il momento di assumersi le proprie responsabilità”. Che deve andarsene. Vagaggini Luigi, incluso nel quadrunvirato dei garanti della Casa delle Libertà all’Elba pensa di avere titolo per scandalizzarsi. E forse ha in animo di ripresentarsi come candidato alla poltrona. Forza Elba!


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