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Gazzarri e Fedeli (Idv): I fondi ci sono, manca il progetto per mettere in sicurezza L'urbanizzazione selvaggia e l''irresponsabilità sono state le cause della tragedia

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : giovedì, 10 novembre 2011

“E’ sempre doloroso constatare, troppo tardi, che l’urbanizzazione selvaggia ha un costo. Che costruire in zone palesemente individuate come a rischio, significa mettere a repentaglio vite e bellezze naturali. Che purtroppo, gridare alle mutate condizioni climatiche è troppo semplice e che servono misure concrete per mettere in sicurezza laddove con scarsa lungimiranza si è costruito. E’ ancor più doloroso farlo quando si apprende che i soldi destinati alla messa in sicurezza di quel territorio colpito dalle alluvioni, erano già stati stanziati e che non vennero mai utilizzati perché mancava il progetto esecutivo. La Regione si rende disponibile ad aiutare i Comuni nella realizzazione del piano ”. Queste le parole di Marta Gazzarri e Giuliano Fedeli rispettivamente capogruppo e consigliere IDV in Consiglio regionale della Toscana, sulla bomba d’acqua a Campo dell’Elba. “ Un accordo di programma- spiega Fedeli- stanziava circa 67 milioni di euro a carico della Regione e dello Stato, per intervenire nel Comune di Marciana. Il Governo ha tagliato del 10% i fondi ma, quei 60 milioni rimasti, una somma decisamente cospicua, non sono stati spesi solo perché il Comune in questione non ha presentato il progetto esecutivo per i lavori di ripristino del fosso, zona questa ad alto rischio idrogeologico. Aldilà dell’eccezionalità dell’evento drammatico, esiste una realtà che è doveroso denunciare: con troppa leggerezza e con poco buonsenso si è costruito dove non si dovrebbe, complice l’irresponsabilità degli amministratori, intrappolati nel meccanismo perverso degli oneri di urbanizzazione”. “ E’ necessario- conclude Gazzarri- ammettere che non si tratta del problema di un singolo Comune o di più Comuni, ma dell’Elba stessa e che bisogna sfruttare i fondi, che giorno dopo giorno sono sempre meno, per razionalizzare il territorio e metterlo a riparo da tali catastrofi. Il nostro Gruppo è vicino alla popolazione colpita e ringrazia la Protezione Civile, i Vigili del Fuoco e chiunque sia intervenuto per arginare la situazione critica, per il preziosissimo lavoro”.


alluvione campo 2011  scarpata ceduta

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