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Controcopertina: Le valli dei mufloni

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : lunedì, 03 novembre 2003

Prosegue il progetto di studio dei mufloni all’Isola d’Elba e a Capraia. Un primo censimento era stato effettuato intorno alla metà di giugno ed in seguito, a Capraia, erano stati catturati e poi rilasciati alcuni mufloni dopo averne rilevato le caratteristiche morfologiche e le condizioni sanitarie. I rilevamenti si protrarranno per due anni e i risultati ottenuti indicheranno le iniziative da seguire per eventuali nuovi progetti di contenimento dei mufloni. Il censimento è iniziato al tramonto del giorno venerdì 17 ottobre, quando decine di persone hanno guadagnato le 30 postazioni di osservazione precedentemente stabilite sul massiccio del Monte Capanne. L’operazione non si è potuta ripetere il giorno seguente per motivi meteorologici. Negli ultimi giorni del mese di ottobre, invece, le operazioni di censimento si sono spostate nella parte nord dell’Isola di Capraia, sempre al tramonto e alle prime ore del mattino. Armati di precisi schemi da riempire per segnalare i dettagli degli avvistamenti, binocoli e macchine fotografiche alla mano, hanno partecipato all’operazione, coordinata dalla biologa del Parco Francesca Giannini, Guardie Ambientali Volontarie della Provincia di Livorno, tecnici faunistici e studenti universitari, Guide Parco, dipendenti dell’Ente Parco, dott. Giacomo Montauti e Mario D’Ascanio, Guardie Ambientali del WWF dell’Isola d’Elba, esponenti di Legambiente, operatori volontari e, hanno offerto il loro prezioso contributo e collaborazione, agricoltori e cacciatori. Gli avvistamenti ci sono stati e il sacrificio di tanti volontari è stato ripagato dal poter osservare da molto vicino le imponenti pecore selvatiche – i mufloni rappresentano l’unica specie di pecora selvatica presente in Europa - in particolare i maschi dalle corna sviluppatissime (possono arrivare anche a settanta centimetri di lunghezza) e dai peli corti e lisci. A testa alta, sulla roccia, i mufloni, che originariamente vivevano soltanto in Sardegna e in Corsica, hanno messo in mostra le loro caratteristiche. E proprio nella parte nord di Capraia e sul massiccio del Monte Capanne, dove i mufloni hanno trovato le giuste condizioni per il loro habitat, nei mesi di dicembre e febbraio risuona l’eco dei colpi di corna che si scambiano i maschi, lanciandosi l’uno contro l’altro con molta violenza. Durante il periodo dell’accoppiamento i maschi e le femmine di mufloni tendono a riunirsi in branchi numerosi. Ad aprile o maggio, venti giorni dopo l’accoppiamento, la femmina dà alla luce uno o due piccoli, che presto la seguiranno ovunque. L’alimentazione è molto varia: nelle zone boscose bruca fogliame , ghiande e frutti, mentre in altre zone l’80% di ciò di cui si nutre è costituito dalle graminacee e dalle leguminose prative. Il muflone, oltre che all’Elba e a Capraia, è stato introdotto anche in numerosi paesi europei e americani.


mufloni

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