Il Sindaco Logi, con una memoria predisposta dall’Avv.Gaetano Viciconte del foro di Firenze, ha richiesto alla Procura di Genova l’archiviazione del procedimento penale promosso nei suoi confronti per non aver provveduto alla emissione dell’ordine di sospensione dei lavori della lottizzazione di Procchio. La memoria è così argomentata: • Il fatto contestato e cioè non aver provveduto, sulla base di un rapporto del Comando Forestale di Marciana Marina pervenuto il 03/03/2003, “ad ordinare la sospensione dei lavori… intenzionalmente procurando alla Soc.Edilmare ingiusto profitto patrimoniale”, presuppone che il Sindaco avesse il potere-dovere di adottare tale ordinanza di sospensione, ma da tempo le norme di legge concernenti la vigilanza edilizia attribuiscono tale potere-dovere esclusivamente al Responsabile dell’Ufficio. • Il Sindaco venne a conoscenza di quel rapporto, nei giorni successivi al 03 marzo, quando il Funzionario responsabile, ragguagliandolo sulla situazione ( peraltro confermando la legittimità delle pratiche), chiese un suo parere sul contenuto della risposta da dare al Corpo forestale predisposta dal Direttore dei lavori Ing.Coppetelli. In quella occasione, alla presenza anche dell’Ing.Alessandro Schezzini, il Sindaco espresse la sua riprovazione per il contenuto della lettera, consigliando il Mazzarri di attenersi ad argomentazioni tecniche sulle segnalazioni pervenute. • Il 21 febbraio, e quindi 11 giorni prima della segnalazione del 03 marzo, il Corpo forestale aveva sequestrato le pratiche relative alla concessione edilizia originaria e a quella in variante del 27/12/2002. Quindi, da quella data, ad avere la possibilità di conoscere lo stato dei fatti e degli atti, erano soltanto il Tecnico comunale e il Corpo Forestale. Avuta notizia del sequestro, il Sindaco, che comunque, si ribadisce, non aveva alcun potere-dovere di emettere una ordinanza di sospensione, neppure si è posto mai il problema di un suo intervento, atteso che dopo il sequestro era evidente che o l’operato del Tecnico era legittimo o il Corpo Forestale avrebbe potuto prendere, come in altri casi è avvenuto, i necessari provvedimenti per il fermo dei lavori. • Il Sindaco nella memoria sottolinea anche un altro aspetto della vicenda: nel rapporto del 03 marzo non è stata segnalata la falsità della concessione in variante rilasciata il 27 dicembre 2002. Falsità di cui si è accorta poi la Magistratura e che l’Amministrazione comunale ha potuto accertare solo dopo l’acquisizione degli atti presso la Procura genovese, provvedendo immediatamente all’ annullamento. Se nel rapporto del 03 marzo fosse stata segnalata l’ipotesi di falso nel rilascio della variante del 27/12/2002, certo ben diverso sarebbe stato il comportamento del Sindaco.
Luigi Logi testina