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Una giornata di ordinaria follia in un distretto socio-sanitario elbano

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : giovedì, 27 ottobre 2011

Martedì 25 ottobre, una giornata meteo pessima, il cielo e il mare si confondono in un colore grigio scuro, lo scirocco soffia forte e sono in forse o molto rallentati i nostri servizi marittimi. Il traffico sulle strade del continente con la pioggia incessante diventa sicuramente difficoltoso. Oggi a Marciana Marina si effettuano i prelievi del sangue da consegnare al laboratorio di Portoferraio. Gli utenti che ci hanno riferito l’episodio percepiscono che qualcosa non va; infatti il furgone che deve trasferire le ampolle non arriva ed il plasma non conservato in celle frigorifere si può facilmente deteriorare. Come da nuova commessa aziendale, la Ditta che deve trasportare i prelievi da Marciana Marina a Portoferraio viene da Livorno. Se non fosse vero sembrerebbe un barzelletta scherzosa, ma anche un po’ di cattivo gusto per essere una battuta fatta alle spalle di chi ha già aspettato a lungo per le sue consuete analisi del sangue. Finalmente alle 12 o poco più arriva il furgone, probabilmente in forte ritardo per ragioni tecniche. Il veicolo, con il personale a bordo ha percorso in totale circa 170 kilometri più le miglia marine che ci dividono dal continente per far arrivare le provette da Marciana Marina a Portoferraio. Tutto ciò ha dell’incredibile ed è la conseguenza di una decisione presa dalla nostra Azienda sanitaria di affidare il servizio di trasporto del sangue ad un'unica Società di Livorno mentre precedentemente all’Elba tale servizio era fornito dalle Associazioni di volontariato disposte su tutto il nostro territorio; ovviamente dopo l’assegnazione che le ha soppiantate, le stesse Associazioni si sono poi rifiutate di fornirlo a titolo gratuito. Se questo vuol dire razionalizzare le spese o comunque fornire prestazioni efficienti sul nostro territorio siamo veramente giunti al termine di una strada senza via di uscita non più percorribile se non con drastiche soluzioni. L’episodio dunque dimostra ancora una volta come vivere su un’ Isola come la nostra ed essere beneficiari di un servizio sanitario come qualsiasi altro cittadino sia completamente diverso che vivere in un territorio continentale. Da qualche giorno gira una perfida voce, la Direzione Asl 6 avrebbe intenzione di eliminare il centralino notturno all’Ospedale di Portoferraio. E’ una voce perfida perché priverebbe il nosocomio elbano di un punto di riferimento importantissimo per chi ha necessità di informazioni rapide e circostanziate nel caso abbia bisogno di interventi sanitari immediati. Non solo, avrebbe anche un esito quanto mai negativo per la sicurezza di tutta la struttura poiché la priverebbe di un filtro efficace nell’accesso ai suoi locali, essendo la conoscenza personale elemento importantissimo per evitare pericolose intrusioni. Affidare tale compito a personale dislocato a Livorno che non ha conoscenze dirette in loco e con meccanismi di apertura a distanza, sarebbe sicuramente deleterio sia in termini di tranquillità per i ricoverati e il personale, sia anche di sicurezza qualora simili meccanismi non dovessero funzionare a dovere. Ci auguriamo che la perfida voce rimanga solo tale senza concrete realizzazioni. Se ciò fosse, saremo costretti ad aprire un altro fronte di lotta.


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