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CNA: il comune unico non potrà essere peggio dell’attuale caos burocratico-normativo

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : giovedì, 20 ottobre 2011

Sulla questione del comune unico interviene la Cna provinciale di Livorno per voce del Presidente Diego Nocenti e del Direttore Generale Marco Valtriani. “Per Cna l’Isola d’Elba ha ancora fortissime potenzialità inespresse a livello turistico – afferma Nocenti - frenate da problematiche che gravano su di essa da troppo tempo: siamo fermamente convinti però che qualsiasi strategia di sviluppo non potrà mai decollare se non superiamo l'anacronistica situazione che vede otto comuni in un lenzuolo di territorio. Oggi dove la globalizzazione mette in competizione interi sistemi e interi continenti tra loro, come è possibile nella nostra isola pensare di non rapportarci con un unico riferimento? Ciò vale per tutto: per la pianificazione Urbanistica, per una politica unitaria dei rifiuti, per risolvere gli annosi problemi idrici, per un vero e potente marketing territoriale turistico, per attrarre e attivare finanziamenti, per costruire progetti organici territoriali che abbiano respiro nel tempo, per una improcrastinabile normativa a livello comprensoriale che consenta la riqualificazione dell'offerta alberghiera, per la difesa e lo sviluppo dell'aeroporto, per l'implementazione del sistema dei porti e della filiera della nautica, per un progetto condiviso che guardi alla qualificazione della logistica delle persone e delle merci sull'isola e tra l'isola e il continente, per la difesa e la riorganizzazione dell'Ospedale e altro ancora”. “Pensiamo l'Elba – afferma Valtriani - non solo come una rete di realtà urbane, ma anche di funzioni complementari che in queste realtà si svolgono e che possono essere fatte convergere in un sistema che, ottimizzando le risorse, tende all'integrazione con lo scopo di dare soddisfazione a bisogni e ad interessi della comunità intera. Se è vero – continua Valtriani - che non sono ancora definite le procedure e le tempistiche di unificazione e che la razionalizzazione dei servizi non sarà ovviamente immediata nel produrre benefici, è altrettanto vero che sappiamo benissimo i disagi e i disservizi da cui partiamo e che non intendiamo replicare: i nostri imprenditori, che sono anche cittadini, sono costretti a vagare da un comune all’altro, a districarsi fra burocrazie multiple, diverse per normativa, modulistica e tempistica; non si penserà mica che un’impresa con sede a Marina di Campo possa vivere del lavoro che può trovare in quell’unico territorio? Deve obbligatoriamente avere rapporti anche con il resto del “lenzuolo” Elba (e ormai non solo) e di conseguenza con le burocrazie degli altri comuni: e via tempo, soldi, opportunità perse....”. “Per questo – conclude Nocenti - siamo stati tra i promotori più attivi per la costituzione del Comitato sul Comune Unico all'Isola d'Elba insieme alle altre Associazioni e ai Sindacati dei Lavoratori. Per questo daremo il nostro fattivo contributo per la raccolta delle firme per il referendum”.


Mappa Comune unico

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