Ortopedia all’Elba, partita la reperibilità notturna
Scritto da : Sergio RossiPubblicato in data : mercoledì, 19 ottobre 2011
È stata attivata la reperibilità notturna di un medico e di un infermiere per la copertura delle urgenze ortopediche all’ospedale di Portoferraio. Il processo di unificazione del reparto di ortopedia elbano con quello di Piombino, avviato dall’Azienda USL 6 lo scorso primo settembre, garantisce una maggiore stabilità del sistema portando sull’isola professionisti impegnati ad erogare sul continente volumi crescenti di attività mantenendo elevato il proprio bagaglio di esperienza professionale e conseguentemente la sicurezza e qualità del servizio erogato. La presenza di un medico tutti i giorni della settimana nelle ore diurne, mattina e pomeriggio, garantirà i seguenti servizi: attività di consulenza presso il pronto soccorso, le attività ambulatoriali, attività di traumatologia, attività chirurgica ambulatoriale e l’attività di programmazione. Il martedì ed il venerdì sono i due giorni per gli interventi programmati in sala operatoria a Portoferraio l’equipe guidata da Antonio Augusti. Durante le ore notturne, da ieri, è attivato un medico reperibile ed un infermiere per garantire le urgenze e gli interventi in sala gessi che verranno attivati dal medico del pronto soccorso in caso di urgenza traumatologica. “Il medico reperibile durante la notte – spiega Antonio Augusti, primario dell’Uo di Piombino – ha lo scopo di garantire la continuità assistenziale per quei pazienti che vengono operati a Portoferraio il martedì e il venerdì, due giorni come da protocollo aziendale . Da ieri è stata attivato un infermiere reperibile nelle ore notturne e durante i giorni festivi che insieme al medico garantirà le urgenze in sala gessi. Un paziente operato il venerdì, giorno di interventi più complessi, sarà assistito dal medico anche durante il fine settimana garantendo così la continuità assistenziale. L’attivazione del medico non vuol dire che i pazienti dell’Elba non verranno trasferiti sul continente in tutti quei casi che richiedano l’intervento in strutture complesse”.
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