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A Sciambere: Boreale

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : venerdì, 31 ottobre 2003

"Io credo che il ruolo ed il compito di un partito (....)sia, laidamente quello di riconoscere che in altri soggetti ..." Il popo' di strafalcione che abbiamo pubblicato nel numero di ieri non lo ha confezionato il povero Frangioni a cui lo abbiamo messo in bocca, ma noi ribattendo il testo scritto a macchina. Quel maligno di Mazzantini che l'ha rilevato per primo, visto i non idilliaci rapporti che intercorrono tra noi ed il gruppo dirigente diessino, ha pensato ad un errore voluto. E invece no, del DS elbano possiamo pensare che sia un po' confuso ed in orbita, alla ricerca di un improbabile docking con l'astronave dell'Ufo Garocco ma "laido" no, e nessuno tiri in ballo Freud. La radice della clamorosa topica che abbiamo preso, restando in spazi e ragionamenti cosmici, può essere trovata nella tempesta magnetica solare che determina aurole boreali a queste latitudini, trasformazione dei cinghiali in renne e di Barbetti in Babbo Natale, inspiegabili giramenti di fotoni, perdite di lumi delle ragioni e uscite con i lumini da notte. Ma il vento solare non scompagina solo i nostri vocabolari e le nostre idee: i colleghi del Tirreno scrivono che una riunione non si è tenuta quindi si è registrata una "fumata bianca" (Esatto!!), ma questa sciroccata astrale pesta ovunque ed è arrivata pure a Marciana. La risposta a Vagaggini del Comune recita: "Di tanto in tanto il “fantasma” di Vagaggini si agita per l’isola d’Elba (...) solito attacco a Luigi Logi ed all’Amministrazione Comunale e solito linguaggio violento, dai toni spesso accidiosi, veementi ...." Accidiosi? Ma uno accidioso è uno pigro indolente. Accidioso per riportarlo ad un contesto lessicale-semantico isolano potrebbe essere definito: "Uno che si fa mangiare il pipo dalle mosche". Un accidioso veemente è quasi un ossimoro, è uno che ha una voglia esagitata di non fare un cazzo. Liberi di pensarla così su Vagaggini, noi al contrario pensiamo che stia inciurpando (ficcando le mani) in qua e in là perfino troppo.