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A Sciambere dell'auto-tauromachia piaggese

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : martedì, 18 ottobre 2011

Per non scendere a un livello di polemiche e insulti che si commentano da soli, l’onorevole Bosi probabilmente non risponderà all’intervento del sindaco Danilo Alessi (poca politica, molti rancori, peraltro non corrisposti). Neanche noi vogliamo farlo. Ci limitiamo a constatare con dispiacere come quello che è pur sempre un sindaco (o dovrebbe esserlo), nonostante una lunga carriera politica non abbia acquisito strumenti dialettici diversi (anche solo più moderni, come un vendolismo suadente e un po’ vacuo) e sia dovuto ricorrere ai cari vecchi insegnamenti delle famose “Frattocchie” del Pci. La questione però pare non limitarsi al sempre più agitato Alessi (a proposito, la nostra “sparuta pattuglia”, dati alla mano, è meno sparuta della sua) e coinvolge un pezzo della sinistra elbana. Che succede ai nostri amici neofiti della liberaldemocrazia? È impossibile non chiederselo dopo aver verificato il livello di arroganza intellettuale e faziosità con cui qualcuno conduce, a colpi di insulti e invettive, la sua ultima battaglia: negare (anche contro l’evidenza) le storture di un iter – quello per il Comune unico – che convince sempre meno persone. L’impressione è che la “grande idea” della fusione forzata, agitata e venerata come un nuovo totem ideologico, abbia rimpiazzato antiche, tragiche certezze, risvegliando, in qualche - magari inconsapevole - nostalgico, riflessi ormai sopiti. Attenzione però. I rappresentanti delle categorie economiche (e anche del Pd) sono sempre più perplessi per l’egemonia esercitata da toni e personaggi da anni Cinquanta. Ma nessuno faccia scherzi: guai a ci tocca certi espostissimi campioni del sì. Sono la miglior garanzia di successo per il comitato a difesa degli otto Comuni: ogni loro dichiarazione mette in fuga centinaia di elettori da quella che si configura, per obiettivi e metodi, come l’ultima operazione anti-elbana. Udc Rio Marina Non se ne abbiano gli amici dell'UDC Riese se abbiamo confinato il loro "epocale" comunicato in una parte del giornale che non sempre risulta "seria". Gli è - direbbe un nostro amico fiorentino - che c'è evidentemente un piccolo scrivano piaggese casinista (nel senso di seguace di Pierferdy Casini) sempre all'erta "come lupa che fiuta il ventarello infido" che immemore di quanto già si poteva leggere sui muri francesi più di 40 anni fa "Laissez la peur du rouge aux bêtes à cornes..." come vede - non diciamo rosso - ma anche qualcosa di rosatello o di fucsia che si muove, incassa la testa nelle larghe spalle, scalcia con gli zoccoli la ferrigna terra riese, soffia furia dalle larghe nari e comincia a caricare. Il torello piaggiese attacca con assoluto sprezzo del ridicolo e del pericolo di finire "matado" dalla propria stessa viscerale avversione a tutto ciò che sta a sinistra, o che avverte come tale, fuorviato dal suo pessimo apparato digestivo che lo porta a ruminare ancora erba di mezzo secolo fa, evocando fatti persone, categorie e cose che la parte maggiore dell'umanità ormai neppure conosce. Per polemizzare con Alessi (sul comune unico) tira in ballo la "Scuola di Partito delle Frattocchie" (magari ci fossero ancora in funzione strutture che aiutassero a formare amministratori e politici meno capre di quelli che ci rimpastiamo a sinistra come a destra, e comunque meglio le Frattocchie della Scuola degli Onorevoli Tegami frequentata da altri) Scuola delle Frattocchie che, ci giochiamo una palla, forse meno dell'1% della popolazione vivente sa cosa fu; tra un po' parlando della eradicazione dei cinghiali gli rinfaccerà di aver personalmente fucilato anche i Romanov da Nicola ad Anastasia, e forse alla prossima dichiarazione di Totanino-Giacobino sulla sanità lo accuserà di aver tagliato la testa a Maria Antonietta e consorte. Ultima annotazione.. se mentre si allena per la Festa di San Firmino, il nostro, oltre che il calendario, rimettesse l'orologio, si accorgerebbe intanto che ultimamente S.E.L. all'Elba (oltre a vincere le primarie di coalizione) ha preso una valanga di voti, anticipando quello che sta accadendo sul piano nazionale, dove ormai Sinistra Ecologia e Libertà è prossima a diventare (nelle intenzioni di voto) la terza forza nazionale, approssimandosi a quel 10% che Pierferdy e sodali si sognano di notte, nonostante il servo encomio al Berlusca trionfante ed al quasi codardo oltraggio al morente psiconano. Come dire che se quella di Alessi è una pattuglia sparuta quella dell'UDC ci pare sparita.


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