Lista Civica Forum Cittadino: Il Sindaco di Rio Marina si ostina a non voler prendere atto della realtà Ha aperto l'incontro una candidata non eletta della Lista Comune Protagonista, rimproverando che per esultare avremmo dovuto aspettare la sentenza defintiva e, dopo questa, festeggiare “il danno che (qualcuno) è riuscito a fare al nostro paese" alias: la sentenza che dichiara l'incompatibilità di Paola Mancuso, allorchè sarà confermata dalla Cassazione, costituirà una fonte di danno, qualcosa, quindi, che la cittadinanza non deve condividere e addirittura deve vedere come uno spettro per il paese. Questo è il messaggio con il quale è stato introdotto ieri il “comizio” di Paola Mancuso. Messaggio che non ha mancato di essere poi ribadito anche dalla diretta interessata, che ha esordito con un urlato e ripetuto “Non mollo! Noi non molliamo!” Così, aggiungendo una distorta visione del proseguio della vicenda, Paola Mancuso ha tranquillizzato i suoi elettori che resterà al potere fino in fondo, perchè tra le varie invettive che ha lanciato all'opposizione, ha detto che sin dalla campagna elettorale “...si è cominciato a discutere in punto di comma e di norme... Ma per l'amor di Dio! Con tutto rispetto, nessuno perda di vista la politica... perchè la politica, se a questi ragazzi vogliamo insegnargli cos'è, per prima cosa dobbiamo insegnargli che la loro voce ha un seguito, una conseguenza e un futuro per questo paese. Non gli insegniamo che qualunque cosa dicono... Non vale niente, perchè ci sono altri metodi, altre logiche...” Insomma, in conclusione, la legge vada a farsi fottere..... e con lei anche l'art.54 della Costituzione. E la conclusione non poteva, quindi, essere diversa: “Ritengo che i giudici a cui io debba rendere conto sono tutta la cittadinanza!”. Peccato che quello sia un altro genere di conto da rendere, qui si parla di legalità (e non di illegittimità che – ahimè, dovremmo richiamare comma e norme per spiegarlo...) e di diritti di elettorato passivo: non siamo andati, infatti, davanti al TAR (dove si lamentano i vizi di legittimità degli atti) ma davanti al Giudice ordinario, proprio perchè siamo in materia di diritto sostanziale. Quel che è mancato, invece, tra tanti bei discorsi, e non ci sorprende affatto, è la spiegazione che tanti si aspettavano: poiché la legge consentiva a Paola Mancuso di scegliere tra l'uno e l'altro incarico entro 10 giorni dalla notifica del ricorso, quale salvagente nell'ipotesi che fosse dichiarata dal Tribunale la sussitenza dell'incompatibilità tra i ruoli, perchè non ha scelto di fare il Sindaco? Avrebbe così tutelato da qualsiasi risvolto negativo la sua dedizione al popolo, non sarebbe cambiato nulla, non ci sarebbe stato bisogno di tornare alle elezioni e sarebbe rimasta il Sindaco che il paese ha voluto. Naturalmente avrebbe dovuto lasciare il suo prestigioso incarico in Port Autority, ma questo, se come ha detto la stessa “chi crede nella passione politica i conti non se li fa mai” sarebbe stato un piacere, un modo concreto per dimostrare ai suoi elettori quanto li ama. Perchè, questo forse non tutti lo sanno ancora, se avesse fatto tempestivamente quella scelta, la vita politica del paese non avrebbe subito alcuna ripercussione, e non possiamo pensare che le sia sfuggita: chi si proclama avvocato non può aver ignorato questo aspetto così importante della legge. La conseguenza della mancata rimozione della causa di incompatibilità nel termine perentorio è la decadenza dalla carica elettiva, vale a dire dal ruolo di Sindaco. Troppo grave l'effetto per non averlo preso in considerazione, e allora ci spieghi perchè questa scelta non è stata fatta.e vogliamo anche aggiungere che se l'avesse fatta e il Tribunale avesse accolto la sua tesi, sarebbe ugualmente rimasto tutto come era, perchè gli effetti della scelta sarebbero decorsi solo dall'emissione della sentenza. Non potendo più scegliere, per essere scaduto il termine, ormai alla declaratoria di incompatibilità si aggiunge, inarrestabile, la conseguenza della decadenza dalla carica. Ostinarsi a non volerne prendere atto, piantandosi con le mani e con i piedi al Palazzo, significa continuare da un lato a prendersi gioco della buona fede di chi ascolta e dall'altro ad offendere l'intelligenza di chi conosce le procedure e il diritto. Noi andiamo avanti per la nostra strada perchè siamo consci di essere nella legalità, ascoltiamo tutti i punti di vista, ma lezioni di diritto da chi non lo conosce non le prendiamo, ci sembra che chi ha il ruolo di giudice sia stato abbastanza chiaro, noi rispettiamo la legge e faremo sì che la rispettino anche gli altri , ricorrendo persino all'esecuzione forzata se sarà necessario. Dalle ore 16 di oggi, saremo al Centro Polivalente di Rio Marina per illustrare ai nostri concittadini i reale effetti della sentenza sulla vita amministrativa e le prospettive future delle nostre comunità. Pietro Gori - Perché la Signora Mancuso non si è dimessa dalla Port Autority? Perché la signora Mancuso, al momento della sua elezione, non ha optato per l’incarico di sindaco dimettendosi dalla Port autority? Dal momento che tutti siamo utili ma nessuno è indispensabile, il suo successore all’Appe poteva essere uno/a del centrodestra locale. Cosa sarebbe cambiato? Nulla! Anzi, tutto si svolgeva nel rispetto della legge e nell’interesse della gente. Rio Marina avrebbe avuto un sindaco per cinque anni e avrebbe espresso ugualmente il segretario generale della Port autority. Ma oramai i buoi sono scappati dalla stalla. Questa è l’amara verità. Ora è inutile accusare il Forum Cittadino che ha chiesto “solo” il ritorno alla legalità… le vere responsabilità sono di colei che non ha rispettato la legge!. Elio Bianchi: Nessuno vuole e può cambiare la volontà dei cittadini Gentile Sindaco di Rio, è davvero un peccato da parte sua, di fronte al giudizio di un Tribunale, non farsi almeno venire il dubbio sull'irregolarità del suo status. Ha preferito invece metterla sul piano personale alimentare l'affetto dei suoi supporter, il vittimismo ed un clima persecutorio, di fronte al primo grado di giudizio del tribunale di Livorno. Lei parla di ferite di coloro che hanno fatto ricorso, l'unica ferita che è stata inferta alla comunità riese e cavese è quella da lei voluta con l'egoistica pretesa di tutelare interessi personali, forzando la legge e sperando che il voto popolare l'assolvesse, mantenendo una doppia carica incompatibile ed in palese conflitto di interesse con il ruolo di Sindaco di Rio. Nessuno vuole e può cambiare la volontà dei cittadini e l'esito del voto, ma si chiede che la legge sia uguale per tutti e non può essere aggirata dal voto popolare. Di candidarsi a Sindaco non glie lo ha ordinato il dottore o qualche spirito divino, se la sua ambizione la spingeva in tal senso doveva eliminare rischi e dubbi di legalità prima del voto. Sarebbe saggio ed auspicabile che sia Lei, per il bene di Rio Marina ed i suoi cittadini, a raffreddare gli animi e ripristinare condizioni di legalità ridando serenità al clima politico dell’intera comunità.
comune di Rio Marina