Comune unico: Danilo Alessi, sindaco di Rio nell’Elba sulle affermazioni di Bosi
Scritto da : Sergio RossiPubblicato in data : venerdì, 14 ottobre 2011
Pareva si fosse acquietato, invece no. Dopo il generoso lascito di “una certa idea” e l'abbandono (forzato) della fascia tricolore, eccolo ancora fra noi, capo indiscusso della sparuta pattuglia casinista (nel senso di Casini) e alfiere indomito della battaglia antiunionista, Bosi c'è e si fa sentire. L'ex sindaco di Rio Marina, incontenibile e saccente, dà bacchettate a destra e a manca, rispolvera autolesionistiche polemiche del recente passato, si prende anche la briga di dare la dritta ai sindaci su questioni, quali la metanizzazione, di cui i sindaci sono ben edotti e informati. L'ultima uscita è la lettera aperta a Fratini dove, tra l'altro, pur avendo frequentato per anni l'aula del Consiglio Regionale, scopre oggi quanto sia antidemocratica una legge, quella del referendum di iniziativa popolare, che magari lui stesso avrà contribuito ad approvare o che, comunque, non risulta abbia contestato. Sulle valutazioni, più o meno scontate, contenute nella lettera, sarà il Fratini, se lo vorrà, a rispondere. Per quanto mi riguarda non posso tacere sull'ennesima riproposizione di una “sinistra elbana” succube della Regione e dei “sindaci di centrosinistra” proni ai voleri del Granducato, espressa, tra l'altro, da un personaggio che in prima persona porta pesanti responsabilità sullo sfascio della Comunità Montana prima e dell'Unione dopo. Nonostante che i fatti, affermati dai successivi provvedimenti legislativi, abbiano ampiamente dimostrato che l'eventualità di una Comunità di Arcipelago non era percorribile e attuabile, e che solo con l'Unione era possibile mantenere in piedi un ente comprensoriale, l'on. Bosi continua a vendere merce avariata e a fare opera di mistificazione, attribuendo ad altri quella che magari è una sua condizione mentale nei rapporti con il potere politico. Ed è per lo meno squalificante, per se stesso e per la sua parte politica, che usi questo argomento nel tentativo di delegittimare il movimento favorevole alla proposta del Comune Unico, contrapponendo in maniera farsesca le categorie economiche al “popolo dei più deboli e indifesi”. Se non fossimo al ridicolo ci sarebbe da indignarsi e da chiedere a Bosi di cosa sta parlando e in quale Isola finora ha vissuto.
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