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Il PDL provinciale si allinea a Legambiente "Pd, giù le mani da San Giovanni".

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : venerdì, 14 ottobre 2011

“Questa la sottolineatura - dice oggi Costanza Vaccaro, capogruppo del PDL in Consiglio Provinciale a Livorno - che ci sentiamo in dovere di fare sull’argomento ‘fronte mare’ a Portoferraio. L’Amministrazione Comunale, come è noto – ricorda Costanza Vaccaro - sta per portare in adozione la variante al Regolamento Urbanistico per la portualità, che introdurrà finalmente la possibilità di ristrutturare tutto il degrado esistente dalla vecchia zona industriale di Portoferraio fino a San Giovanni. Due i porti previsti: il Porto Cantieri, legittimo – a nostro avviso – sviluppo dell’attuale situazione di gestione della cantieristica elbana, e l’approdo di San Giovanni, insediamento molto delicato dal punto di vista della sostenibilità ambientale sia perché va ad inserirsi fra due zone di tutela particolari come quella delle Terme di San Giovanni e l’area archeologica delle Grotte, sia soprattutto perché è universalmente riconosciuta l’irrinunciabile importanza di mantenere più possibilmente inalterato lo stato dei luoghi, caratterizzati da importantissime biodiversità” . “I timori, a nostro avviso – sottolinea l’esponente del PDL livornese - vertono soprattutto sulla probabile operazione pilotata dal PD locale, che vorrebbe a San Giovanni un porto vero e proprio e non – come universalmente richiesto dalla gente del posto e promesso in campagna elettorale dagli attuali amministratori – un approdo leggero destinato soprattutto a soddisfare le esigenze della diportistica locale e a riqualificare a terra un’area altrimenti degradata. Timori, questi, avvalorati dalla costituzione di una cooperativa, la Marina di San Giovanni, composta non solo da residenti ma da molti soci non elbani, il cui presidente , guarda caso, in pochi mesi da perfetto sconosciuto è diventato segretario del PD di Portoferraio”. “A nostro avviso – dichiara dunque Costanza Vaccaro - ferme restando le irrinunciabili esigenze di sviluppo legate alla cantieristica ed alla ricettività ad essa connessa, per evitare speculazioni e per conservare lo stato dei luoghi , la propria biodiversità e il diritto alla pratica delle tradizioni marinaresche dei locali ( cose fortemente richieste, guarda caso, anche da Legambiente, totalmente contraria all’operazione porto di san Giovanni) non si dovrà dunque parlare di porto turistico, bensì di approdo leggero, capace di ospitare imbarcazioni di non oltre 8 metri, che non vada ad alterare il paesaggio e la vista sulla darsena medicea di cui si puo’ godere da San Giovanni e che sia riservato ai residenti e non a potenziali speculatori”. Costanza Vaccaro capogruppo Popolo della libertà Provincia di Livorno


portoferraio san giovanni

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