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Perchè non presentiamo la mozione di sfiducia ad Ageno

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : venerdì, 31 ottobre 2003

Da più parti ci vengono chieste le ragioni per le quali non abbiamo ancora presentato una mozione di sfiducia nei confronti della Giunta Ageno. Abbiamo riflettuto sulla questione ed abbiamo convenuto che, nella attuale situazione politica, la mozione sarebbe oltre che impossibile, inutile ed inopportuna. Il Regolamento di funzionamento del Consiglio stabilisce che una mozione di sfiducia deve essere firmata da almeno 8 Consiglieri. Quindi dovremmo chiedere la firma anche a qualche ex (l’ex Vice Sindaco Fuochi, l’ex Consigliere delegato al commercio Giudicelli o l’ex Capogruppo Sirabella). Il Regolamento dice anche che una mozione di sfiducia deve essere motivata. Noi come minoranza abbiamo molti argomenti per motivarla, elencando tutte le impopolari scelte compiute da questa Amministrazione, dalla chiusura del canile a quella del Centro giovani e del servizio Informa giovani, dalla approvazione del Regolamento per la telefonia mobile alle scandalose autorizzazioni concesse dentro le Fortezze, sul Puntale, negli impianti sportivi di S.Giovanni e del Carburo. E possiamo continuare ricordando la chiusura del DICO, l’approvazione del nuovo Piano del commercio che ha consentito, per ora, l’apertura del CONAD superstore, l’approvazione del Regolamento urbanistico che gronda di clamorose illegittimità. Di fronte ad una mozione così argomentata, e non potrebbe essere diversamente per noi, che farebbero Fuochi, Giudicelli e Sirabella? Crediamo proprio che rifiuterebbero la firma. E per un semplice motivo:quando l’Amministrazione ha compiuto quelle scelte, c’erano anche loro. Hanno sempre alzato la mano votando insieme ad Ageno, spesso anche irridendo alle critiche della minoranza consiliare. Il Sindaco, è bene che la gente lo ricordi, non è mai stato solo in questi anni. Ma anche ammesso che Fuochi, Giudicelli e Sirabella, accettino di firmare, si deve avere presente che la Giunta potrà essere sfiduciata solo se la mozione ottiene il voto favorevole della maggioranza dei componenti del Consiglio comunale e quindi almeno 11 voti. In questo caso la matematica è tiranna, perché se ai 7 voti della minoranza aggiungiamo i 3 voti degli ex, il risultato è 10 e non 11.Leggiamo sulla stampa locale il nome di Pietro Galletti, come possibile undicesimo. Ma figuriamoci se Galletti, così ben inchiodato sulla poltrona di Assessore in Comunità montana, si mette contro Ageno. E se togliamo Galletti chi altro c’è? Pensiamo proprio nessuno. Noi allora abbiamo deciso di portare avanti un’altra strategia. Presentare una serie di mozioni su argomenti specifici e chiedere che il Consiglio si esprima con un voto. Abbiamo già presentato tre mozioni con le quali chiediamo la revoca del Regolamento sulle antenne per i cellulari, del Piano del commercio e del Regolamento urbanistico e altre ne presenteremo. Perché una mozione di questo genere sia approvata, non occorrono 11 voti, ma è sufficiente la maggioranza dei voti dei presenti in aula.. Se Fuochi, Giudicelli e Sirabella, sono usciti dalla maggioranza per ragioni politicamente serie, lo dimostrino votando se non tutte, almeno parte delle mozioni che abbiamo già presentato e presenteremo.


consiglio comunale 19 settembre

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