Marco Mantovani: Elogio del Movimento Studentesco Elbano per l'energia e la civiltà con le quali ha partecipato Desidero ringraziare di cuore tutti i nostri ragazzi e studenti che hanno partecipato alla manifestazione di venerdi con grande energia e civiltà. Mi hanno procurato una forte emozione e tanta speranza, ho imparato molto. Li ho sentiti urlare slogan come : “Vogliamo il nostro ospedale….Per i nostri nonni che non possono essere qui con noi……..Vogliamo il nostro ospedale !” e via così. Credo che qui ci sia una grande lezione da imparare . Questi giovani sono straordinari, sono preziosi, sono migliori di noi! Grazie Ragazzi, continuate così. Lorenzo Marchetti: Il PD ha dimostrato di non essere il partito del signorsì «Le aperture della regione alle istanze dell’Isola d’Elba sono il frutto della mobilitazione della comunità elbana. La credibilità di un gruppo dirigente si misura sulla tenacia, la determinazione e la capacità di difendere anche gli interessi dei cittadini del territorio in cui agisce. Non era scontato che sulla sanità il coordinamento politico del Partito democratico dell’Elba si opponesse, in modo così netto, alla linea indicata dal governatore della Toscana, magari arroccandosi su una posizione che individuasse tutti i mali isolani solo nei tagli praticati dal governo Berlusconi, che pure ci sono e coi quali bisogna fare i conti. Questo avrebbe dato piena soddisfazione a coloro che per meri calcoli elettoralistici, cercano tuttora di cavalcare la protesta e dividere la società elbana, se fosse per costoro non saremmo di fronte al cambio di passo significativo che possiamo registrare oggi. Il nostro segretario Federico Mazzei ha saputo mantenere la barra dritta. Mi preme pure esprimere un vivo ringraziamento per la capacità dimostrata nell’ascoltare e farsi carico della voce e delle istanze del territorio sia al consigliere regionale Matteo Tortolini, sia al segretario della federazione Valerio Fabiani. Il Pd dell’Elba ha dato prova di essere un partito di governo capace di affrontare i problemi veri delle persone, senza cadere in localismi sterili, né in nuove forme di assistenzialismo, e senza inseguire nessuno, bensì di affermare la propria politica riformista che per l’Elba presuppone l’ottenimento di prestazioni a misura dei bisogni di una comunità insulare. Per quanto attiene il diritto alla salute, la strada è ancora tortuosa, il Partito democratico continuerà a fare la propria parte, senza abbassare la guardia. Ora, però, spetta alla conferenza dei sindaci avanzare un piano serio e credibile sia alla regione sia all’azienda USL 6, l’importante è che non succeda come quell’accordo di programma, proposto lo scorso anno dal presidente Rossi che a Firenze attendono ancora!». Maristella e Roberto Borra: quando i cittadini scendono in piazza per chiedere diritti è il più grande, inequivocabile segno che la politica ha fallito. Vorrei fare con i lettori di Elbareport una serie di considerazioni sulla manifestazione di ieri a difesa della sanità elbana. La prima è che quando i cittadini scendono in piazza per chiedere diritti (ed ieri eravamo veramente tanti, purtroppo sono mancati i falsi residenti) è il più grande, inequivocabile segno che la politica ha fallito. Ha fallito la politica nazionale che crede di migliorare le sorti economiche italiane continuando a tagliare i servizi al cittadino ma non colpisce gli interessi di chi evade e quindi ha portato l'Italia in questo baratro, ha fallito quella regionale che non controlla a dovere chi sperpera i soldi di noi cittadini che paghiamo le tasse, ha fallito la nostra amata provincia che da un lato costruisce nuovi ospedali a poca distanza l'uno dall'altro e dall'altra smonta i reparti dell'ospedale elbano, ed infine hanno fallito le amministrazioni elbane che non hanno saputo in questi anni tutelare i diritti di chi amministrano. Amministrare la Res Publica porta anche res-ponsabilità, è senz'altro un lavoro gravoso, ma il primo dovere del primo cittadino è quello di tutelare la salute di tutti gli esseri viventi (cani e gatti compresi) che vivono nel territorio che amministra, e se hanno lasciato che tutto ciò avvenisse sotto i loro nasi, allora hanno evidentemente fallito e dovrebbero avere la delicatezza di riconoscerlo, sarebbe un segno di grande intelligenza. In conseguenza a ciò vengo ad un'altra considerazione: in testa al corteo di ieri io avrei voluto vedere gli anziani, i disabili, le badanti con i loro assistiti, le assistenti domiciliari sempre troppo poco pagate, e non quella serie ridicola di fasce tricolori. Amministrare la Res Publica vuol dire prevenire i bisogni dei cittadini, e non muoversi solo dopo che centinaia di cittadini hanno subito disagi e umiliazioni,. troppo facile salire sul treno in corsa, troppo facile chiudere l'URP per non sentire le lamentele dei cittadini, troppo facile seguire solo le direttive del partito, troppo facile dire "gli uffici non funzionano", troppo facile pensare solo agli interessi economici. La vita di ognuno di noi non si basa solo su aspetti finanziari, per fortuna c'è molto altro. I cittadini e gli amministratori devono capire che amministrare la Res Publica vuol dire amministrare NOI, TUTTI NOI, e che ogni cittadino ha pari diritti e dignità, e che gli amministratori sono obbligati ad ascoltarci tutte le volte che NOI lo chiediamo, che le promesse vanno mantenute, in caso contrario NOI abbiamo il diritto di sapere,e quindi LORO hanno il dovere di spiegarci perchè hanno mancato alle promesse. Grazie al Comitato organizzatore, grazie al movimento studentesco, erano così belli così determinati che hanno dato speranza a noi anziani, e vorrei chiedere loro di continuare a lottare per tutti i problemi di cui l'Elba soffre, perchè come ci siamo resi conto ieri, non possiamo aspettare la politica, noi ci saremo. Buona salute a tutti. Rifondazione Comunista Elba: Una grandissima manifestazione per battere l'idea del Pronto Soccorso Avanzato La grandissima manifestazione di venerdì contro la programmata trasformazione ad opera della Regione dell'ospedale elbano in “Pronto soccorso avanzato”, ha rappresentato un grande momento di partecipazione senza precedenti per dimensioni nella storia della nostra isola. L'intera società civile e tanti semplici cittadini hanno dimostrato di avere le idee chiare sui rischi che corre il nostro diritto alla salute. Rifondazione comunista, presente in forze alla manifestazione, porterà nel Consiglio regionale le legittime richieste dei comitati alle quali ieri solo parzialmente ha dato risposta la commissione consiliare. E spetterà ancora una volta ai cittadini vigilare sugli impegni presi. Dei sindaci, lo abbiamo ripetuto più volte, ci fidiamo fino ad un certo punto ed avremmo sinceramente preferito non vederli alla testa del corteo. Alcuni di loro hanno gravissime responsabilità per quanto sta accadendo. Dobbiamo ricordarci che lo smantellamento della sanità elbana non è un processo che inizia oggi, con la chiusura di ortopedia: sono anni che pezzo per pezzo vengono ridotti i servizi e il personale medico e infermieristico. Alcuni sindaci farebbero bene a spiegare che uso è stato fatto delle grandi somme messe a disposizione in passato dalla Regione per sopperire alle difficoltà specifiche dell'insularità: dove sono finiti i soldi del Progetto Elba? Quanti ne sono stati utilizzati e come ? E d'altronde ci ricordiamo anche di cosa accade ai tempi della chiusura della cementeria quando alcuni capipopolo che sfilavano in testa alle manifestazioni in realtà stavano trattando sottobanco con la proprietà per interessi privati e non a difesa dei lavoratori. Noi comunisti siamo convinti che l'utilità di manifestazioni come quella di ieri stia anche nel ribadire la centralità della sanità pubblica, fondamentale per l'attuazione dei diritti sanciti dall'articolo 32 della nostra Costituzione. Sanità pubblica sotto attacco in Toscana ma anche a livello nazionale da parte del centrodestra; in via di smantellamento in regioni, come la Lombardia, governate dai politici di Berlusconi e dai suoi alleati centristi. Lazzeri (Lega Nord Toscana): No all’impoverimento dell’ospedale. Calamai si dimetta «Basta impoverire le strutture sanitarie elbane. Il direttore generale dell’Asl 6, Monica Calamai, si deve dimettere». È con queste parole che il consigliere regionale della Lega Nord Toscana, Gian Luca Lazzeri, commenta le manifestazioni di protesta, alle quali ha partecipato, contro l’impoverimento dell’ospedale di Portoferraio. «È da ottobre 2010 – spiega – che, sensibilizzato dagli abitanti dell’Isola d’Elba, con continue interrogazioni denuncio l’impoverimento progressivo della sanità elbana. In due anni, come un carciofo, è stata impoverita foglia per foglia e adesso, molto tardivamente e vista la gente in piazza, i sindaci scoprono che c’è un problema. I sindaci denunciano difficoltà di rapporto con il direttore Calamai. Il Governatore Enrico Rossi ne deve prendere atto così come che l’assessore al diritto alla salute, Daniela Scaramuccia, non ha saputo gestire la situazione. Calamai, perché sia ristabilito il dialogo con i sindaci dell’Elba, si deve dimettere. Dobbiamo bloccare – conclude Lazzeri – ogni ulteriore impoverimento delle strutture ospedaliere finché non sarà fatto il nuovo Piano Socio-Sanitario, altrimenti ci ritroveremo con ospedali morti e la gente in piazza».
Manifestazione sanità 7 10 2011 5