Sono la mamma di Simone Bruno ragazzo diversamente abile certificato con la Legge 104/92 (bambino fortunato così dicesi). Di recente il ragazzo ha subito un disagio a scuola non indifferente nonostante i vari articoli che dovrebbero tutelare Simone, è stato rimandato a casa il 14 settembre giorno d'inizio scuola, perché non c'era l'insegnante e neppure l'educatore, riferimento importantissimo per ns. figlio, ma purtroppo il comune non aveva ancora fatto il bando nonostante fosse programmato per il mese di maggio (che in teoria servirebbe per far si che all'inizio dell'anno scolastico vi sia questa presenza a garantire l'assistenza DOVUTA, a questi bambini). Siamo al 3 ottobre, l'insegnante è stata assegnata subito dopo la nostra denuncia, ma l'educatore ancora non si vede. Mi faccio portavoce di alcuni genitori, per comunicarvi quanto sia vergognoso che i nostri figli non abbiano ancora l'educatore per bandi non fatti in tempo, conti che non tornano, tagli da fare, ma ci chiediamo è giusto tagliare su questi bambini? Pensiamo che in un momento di crisi mondiale la cosa migliore sarebbe tagliare il superfluo, magari possiamo darvi qualche idea: tipo un concerto in meno d'estate, niente fuochi, sarebbe anche un bell'esempio per i giovani, magari il concerto potete farlo sotto forma di volontariato, insomma avete tagliato la cosa più importante: l'opportunità a Simone, Michela, e tanti altri nomi di iniziare la scuola in maniera DIGNITOSA! Pensiamo che sia giunto il momento di dare l'educatore ai nostri figli, i conti fateli non a spese loro. Ci aspettiamo già da domani la figura dell'educatore a scuola per consentire ai nostri figli di poter andare avanti nella programmazione come gli altri alunni, altrimenti inutile parlare di integrazione scolastica, socializzazione etc. etc. se siete VOI i primi a trattarli DIVERSAMENTE. Ci sentiremo costretti a denunciare a chi di dovere se i diritti dei nostri figli non vengono rispettati come da Legge 104/92. Certi della vostra comprensione e della vostra buona volontà nel risolvere la situazione.
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