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Blocco Antiparco: assolto Borghezio - A giudizio gli allegri amici dell'Eclisse

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : giovedì, 30 ottobre 2003

La giornata di Giovedì 30 Ottobre è stata caratterizzata anche dall’arrivo di due notizie dal Tribunale di Livorno per fatti elbani (magari un po’ datati ma che fecero discutere assai). La prima è relativa ai fatti del 14 Luglio 1996, giornata in cui si tenne l’ultima delle manifestazioni antiparco di una certa rilevanza, durante la quale fu operato il temporaneo blocco di un traghetto della Toremar in partenza per Piombino. Per l’azione che aveva determinato un ritardo di un’ora nella partenza della nave. erano stati denunciati il noto leghista Borghezio e uno dei capi elbani del movimento antiparco: Giovanni Muti. I due sono stati assolti con la motivazione che il loro comportamento non costituiva reato (reato evidentemente no, ma bruttura abbastanza, specie il ballonzolare delle borgheziane cicce in camicia verde XXXXL sul portellone del traghetto del quale fummo testimoni). Rinviate a giudizio invece sei persone (un settimo imputato, il portoferraiese P.C., aveva già da tempo “patteggiato”) pescate nell’Aprile del 200O (unitamente a parecchi professionisti e commercianti dell’Elba-Bene) da una Task-Force di Polizia appositamente giunta da Livorno, all’interno del locale notturno di Rio Marina dove si esibivano e concedevano le loro grazie un gruppo di ragazze dell’Est Europeo. Tra i sei che devono rispondere di imputazioni diverse e comunque collegate alla loro presenza nel locale appare delicata la posizione di due imputati appartenenti all'epoca all'Arma dei Carabinieri: Amedeo Di Tillo ed il Maresciallo Marino Caracciolo. Tra i quattro "borghesi" chiamati alla sbarra anche un noto esponente della destra portoferraiese (è nota l'incontenibile virilità di chi si rifà a modelli littori).


Borghezio lega leghista

Borghezio lega leghista