Carabinieri in Comune: sequestrato il fascicolo Pacaelmo, "visitato" il cantiere
Scritto da : Sergio RossiPubblicato in data : giovedì, 30 ottobre 2003
Ennesimo blitz dei Carabinieri della Compagnia dell'Isola d'Elba che non hanno evidentemente smesso, sotto la regia del P.M. Livornese Pennisi, di "curare" il Comune di Portoferraio sull'ampio fronte delle sue scelte di pianificazione. I Militari si sono mossi in forze nella mattinata di giovedì 30 ottobre, un gruppo ha puntato di nuovo la Biscotteria dove è stato sequestrato il fascicolo relativo alla ristrutturazione dell'immobile denominato "Pacaelmo". Un'azione che faceva seguito all'acquisizione di strumenti di piano come il Regolamento Urbanistico ed il Piano del Commercio. Ma alla stessa ora un altro nucleo di Carabinieri faceva rotta sulla località Antiche Saline di Portoferraio, dove iniziava a compiere, unitamente ad incaricati dell'Ispettorato del Lavoro, dirette indagini sul chiacchieratissimo cantiere dello stabile Pacaelmo, un caso di cui abbiamo diffusamente parlato: quello della apertura dell'ennesimo grande esercizio del gruppo Nocentini, un intervento i cui destini tanto paiono rendere irascibile il Sindaco di Portoferraio, probabilmente preoccupato per il possibile coinvolgimento di un congiunto nell'inchiesta. C'è da aggiungere che a fine giornata ci è stato girato un comunicato di Tiziano Nocentini che recita: “Nell’ambito di una doverosa attività di verifica edilizia questa mattina è stato svolto un controllo all’interno del capannone denominato Pacaelmo. In seguito a ciò è stata riscontrata l’assoluta regolarità dell’intervento edilizio; pertanto i lavori proseguono regolarmente.” In effetti sembra che al momento, l'intervento sul cantiere abbia dato luogo solo alla contestazione della posizione professionale di due unità impegnate, anche se non è dato di sapere quali aspetti dell'intervento, oltre quelli autorizzativi, siano andati a controllare gli inquirenti. Ma cominciano a delinearsi i tracciati di una ipotesi accusatoria complessa secondo la quale un gruppo misto di imprenditori, tecnici (pubblici e non) ed amministratori avrebbe forzato in maniera illecita importanti scelte di pianificazione.
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