Importante operazione di polizia marittima eseguita stanotte dalla Guardia Costiera di Portoferraio finalizzata al rispetto delle norme in materia di tutela ambientale e di pesca. L’attività è stata eseguita nell’ambito di interventi tesi a garantire la salvaguardia di un’area di grande interesse naturalistico come quella rappresentata dalla fascia di mare intorno all’Isola di Pianosa, dove, per un’estensione di un miglio marino dalla costa, vige il divieto assoluto di pesca. Questa volta nel mirino dei militari della Capitaneria è finito un peschereccio della marineria campese, intercettato e fermato a poca distanza dalla costa di Pianosa con a bordo un pescatore sportivo subacqueo che, con l’ausilio di bombole, autorespiratore e fucile, stava compiendo una scempio di pesce pregiato. In particolare il personale della motovedetta CP 2117, a seguito della verifica effettuata a bordo, temendo la quale il pescatore sportivo aveva provato con scarso successo a nascondersi in un uno spazio angusto, ha provveduto a sequestrare circa 70 kg tra cernie, scorfani, corvine, dentici, saraghi e tanute (per un valore commerciale di circa 15000 euro) , nonché l’attrezzatura utilizzata per l’attività illegale, ossia quattro bibombole ad aria compressa da 20 Lt. ciascuna, due erogatori con relativo manometro, un fucile subacqueo ed una torcia subacquea. Inoltre al comandante del motopesca (un campese di 62 anni) è stato contestato l’imbarco a bordo dell’unità del subacqueo sportivo (un campese di 27 anni) in quanto non facente parte dell’equipaggio e quindi contravvenendo alle norme vigenti in materia di imbarco del medesimo, a cui seguirà anche una segnalazione di quanto accertato al locale Comando della Guardia di Finanza per gli aspetti fiscali e contributivi. In totale sono state accertate violazioni amministrative per un ammontare di poco meno di 4000 euro di sanzione. L’intero pescato è stato successivamente donato ad alcune associazioni benefiche presenti sull’isola. Tali attività di controllo da parte della Guardia Costiera, continueranno soprattutto in quelle zone dove il fenomeno è più diffuso, a tutela dell’ambiente marino protetto e delle norme vigenti in materia di pesca.
Pianosa Paese