Scatta il "piano anti boro" per l'acqua che scorre dai rubinetti di alcuni comuni della Val di Cornia e dell'isola d'Elba, da sempre alle prese con questo problema per le caratteristiche geofisiche dei loro territori. Il piano vale 20 milioni di euro, una cifra che, grazie a una modifica sul Piano degli investimenti regionali e a un accordo di programma firmato da Regione Toscana insieme ai Comuni interessati, la Provincia di Livorno e l'Ato 5, consentirà la realizzazione di tutti gli impianti che dovranno essere pronti entro il 31 dicembre 2012. "La mole di interventi in programma - ha detto l'assessore regionale all'ambiente e all'energia Anna Rita Bramerini - permetterà di migliorare in modo considerevole la rete idrica della Val di Cornia e dell'Elba. Ma soprattutto, considerata l’importanza di superare il regime di deroghe, consentirà di completare tutti gli interventi necessari all'abbattimento del boro entro il 2012, come ci chiede l'Unione Europea, garantendo agli utenti l’erogazione di acqua dal rubinetto pienamente conforme alle leggi". Dei 20 milioni totali la Regione Toscana stanzierà 8 milioni e 500mila euro di cui 5 di finanziamento straordinario. Molteplici le soluzioni in programma. Innanzitutto è prevista la realizzazione di veri e propri impianti per l'abbattimento del boro in Val di Cornia e nell'area della Centrale Enel Tor del Sale; quindi la realizzazione di una serie di interconnessioni tra i vari acquedotti per modificare la miscelazione e la distribuzione dell'acqua a San Vincenzo, Venturina, Macchialta, Anello, Tor del Sale e Suvereto. Poi la realizzazione di impianti di dissalazione a Tor del Sale e Capoliveri e infine la costruzione di pozzi a Suvereto con prelievo da falda freatica del fiume Cornia e un nuovo pozzo all'isola d'Elba per ottimizzare l'efficienza della rete insieme a interventi sulla rete stessa per diminuire le perdite, economizzando così risorse di buona qualità per sopperire alle punte di richieste, particolarmente rilevanti nella stagione estiva.
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