«Il parlamentare UdC e ex sindaco di Rio Marina, Francesco Bosi, dovrebbe spiegarci, serenamente e pacatamente, come mai quand'era a capo dei sindaci elbani di centrodestra (6 su 8) né lui né i suoi caballeros furono capaci di tradurre in atti concreti la stesura dell'accordo di programma proposto dal presidente Enrico Rossi nel novembre 2010... forse anche la sanità elbana correrebbe meno rischi! Bosi, fra l'altro, non ha le carte in regola per scrivere che ”chi patrocina il Comune Unico lo fa a difesa degli interessi forti che hanno bisogno di un solo e decisivo interlocutore”. Non le ha perché fu proprio lui l’ideatore e della fallimentare gestione Febbo-Montecarlo alla Comunità Montana. Si giustifichi, piuttosto, dei suoi progetti mancati. Ora cerca di cavalcare una campagna fatta di campanili. Giunge al punto di scrivere che “un cittadino indifeso che dovrà recarsi, con un faticoso viaggio, alla sede del Comune Unico (verosimilmente Portoferraio) che ascolto troverà mai?”. Ci dica, invece, quante persone, quelle “indifese” hanno avuto la possibilità di parlare con lui nei dieci anni in cui è stato sindaco di Rio Marina. Quanti cittadini hanno potuto attraversare quel cordone, creato artificiosamente, mediante le “sue” guardie del corpo?». Lorenzo Marchetti Caro Lorenzo Sono convinto che i sempre più isolati fautori dello sparpagliamento amministrativo in questi ultimi tempi tendano ad agitarsi di più del solito sentendosi un po' come pesci entrati in una nassa. La realtà è che si ha un bel tentare di fare brumeggio parlando di misteriosi "poteri forti" (quelli, a proposito, a cui Bosi è stato sempre legato a triplo filo, vantandosene pure), è proprio il "cittadino indifeso" che sta prendendo coscienza, che lui più di ogni altro paga il conto del permanere di una frammentazione amministrativa che si traduce in un assurdo spreco di soldi pubblici, una carenza di servizi, un deficit di contrattualità dell'Elba, una "leadership diffusa" della mezza sega, perciò sotto col mantra: chiudiamo questi otto pollai, chiudiamo questi otto pollai, chiudiamo questi otto pollai, chiudiamo questi otto pollai, chiudiamo questi otto pollai, chiudiamo questi otto pollai, chiudiamo questi otto pollai, chiudiamo questi otto pollai, ad libitum
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