Sono un vecchio (ormai) Portoferraiese che, dopo anni di emigrazione in Germania, risiede da 40 anni in provincia di Varese. Come per tutti quelli che si staccano dallo scoglio, è sempre un piacere per me avere notizie o poter parlare della nostra isola, anche se nei ricordi della mia adolescenza affiorano spesso la guerra e la povertà di cui siamo stati a suo tempo oggetto. Il motivo per cui vi scrivo? Sul quotidiano locale “La Prealpina”, di cui allego copia, ho letto in questi giorni, tra l’altro curiosa, la storia di un marinaio bustese, oggi forse unico superstite vivente, che naufragò nel tragico affondamento del piroscafo Sgarallino il 22 settembre del 1943 lungo la costa dell'isola. Proprio dovuto ai ricordi, in un mondo dove la mente umana ha solo pensieri guerreschi e di sopraffazione, dove si parla spesso di “MEMORIA”, vi sarei grato se, in occasione della ricorrenza di questo doloroso e tragico fattaccio, voleste farne menzione tra le vostre colonne. Forse tanti isolani non ne sono a conoscenza. Franco Aldini Gentile Signor Aldini la ringraziamo e decidiamo di ricordare nel 68° anniversario dell'affondamento dello Sgarallino usando per la nostra controcopertina il materiale da lei inviatoci. Lo facciamo invitando i nostri concittadini, i nostri insegnanti a tramandare la luttuosa memoria ai nuovi elbani, attingendo dai numerosi articoli e studi che a quell'evento sono stati dedicati, come messaggio di Pace, di educazione al Costituzionale rifiuto di tutte le guerre.
Sopravvissuto sgarallino