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Nuova protesta dei pendolari per gli orari dei traghetti in ottobre

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : mercoledì, 21 settembre 2011

Facciamo seguito alla lettera inviata nel marzo u.s. e firmata da 77 lavoratori nella quale si portava all’attenzione il disagio subìto nel mese di marzo dai pendolari che, tutti i giorni, si dovevano recare dal Continente all’ Isola d’Elba per lavoro: in considerazione della acquisizione ormai certa da parte della Moby di Toremar e delle “voci” che corrono sulla riduzione di corse invernali, con la presente esprimiamo preoccupazione per il prossimo mese di ottobre in cui si creerà la stessa situazione di disagio che già abbiamo sofferto a marzo. Infatti, ad oggi, non risultano modifiche agli orari già previsti dall’inizio dell’anno per cui ad ottobre si riavrà il “buco” di 2 ore e 20 minuti fra le 6.40 e le 9.00. Non si venga a dire che ci sarà l’aliscafo perché chi fa il pendolare da anni sa benissimo che con certezza quasi matematica il vetusto aliscafo, che ha viaggiato tutta l’estate ininterrottamente dalla mattina alle 7 fino alla sera alle 20, dopo il periodo turistico avrà sicuramente necessità di andare al cantiere in revisione (come è sempre successo negli anni passati e come ci è stato confermato dall’equipaggio) e, in ogni caso, sarà sicuramente un mezzo su cui non potremo contare fra guasti continui e condizioni meteo avverse. Occorre una NAVE, certa e sicura, intorno alle ore 8 per tutto il periodo invernale. Ricordiamo che nel mese di marzo ci furono molte promesse da parte dell’Autorità Portuale e delle Compagnie e ricordiamo le testuali parole del dott. Guerrieri apparse sugli organi di informazione locali: “In prospettiva il problema andrà meglio ripreso, specie per la prossima stagione invernale, a seguito dei risultati della cessione Toremar e del contratto di servizio con il quale la regione vorrà assicurare, d’intesa con l’Autorità Portuale, una migliore copertura del servizio, in particolare per le fasce di orario disagiate e per l’utenza dei lavoratori pendolari”; a proposito del tavolo che fu istituito fra l’Autorità Portuale e le Compagnie sempre il dott. Guerrieri definiva “un esempio di buon senso e di collaborazione reciproca che non può che favorire le soluzioni”. Ora, prima che sia troppo tardi, chiediamo che il dott. Guerrieri, la dott.ssa Mancuso e la Regione mantengano le promesse e si prestino fin da ora alla soluzione del problema (è tanto difficile lasciare una corsa intorno alle ore 8 per tutto l’anno?). Ricordiamo anche che il problema questo inverno sarà ancora più sentito per la riorganizzazione dipartimentale dell’ospedale elbano e la difficoltà di trovare personale disposto a stabilirsi all’Elba: questo comporterà una sempre maggiore quantità di personale sanitario che dal continente sarà costretto a spostarsi all’ Elba. Il fatto che la sanità elbana dipenderà sempre più dal continente è un fatto che deve essere noto all’Autorità Portuale, alle Compagnie di Navigazione e a tutte le autorità perché vengano garantite corse di navi nelle fasce di maggior afflusso dei lavoratori pendolari. Ricordiamo ancora che all’Elba, nel periodo invernale, tutti i giorni si devono trasferire lavoratori che svolgono servizi essenziali per i cittadini elbani: sanità, scuola (è notevole il numero di insegnanti che arrivano dal continente), professionisti (avvocati, notai, ecc.), bancari, impiegati in uffici, operai, impresari, commercianti ecc. Infine cogliamo l’occasione per chiedere alla Moby, che sempre si è contraddistinta per venire incontro alle esigenze dei propri utenti (vedi tariffa “residente” per i cittadini della Val di Cornia) di considerare, ad acquisizione avvenuta, un abbonamento unico che permetta di viaggiare sia su Toremar che su Moby. Certi di un rapido ed efficace intervento da parte dell’Autorità Portuale porgiamo distinti saluti


aethalia toremar nave

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