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RSA San Giovanni: Giovedì incontro con l'arte e la solidarietà

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : martedì, 20 settembre 2011

PORTOFERRAIO. Una giovane direttrice, psicologa, Letizia Di Quirico, una educatrice professionale Luisella Arrostini, quindi l'animatrice Manuela Baudino, poi la fisioterapista Gabriella De Santis, una impiegata amministrativa, 4 infermieri, 21 operatrici socio sanitari, 8 collaboratrici, un manutentore e un operatore, compongono un prezioso gruppo della Rsa (residenza sanitaria assistita) di Casa del Duca, che accoglie persone di varie età con difficoltà esistenziali anche gravi. Adesso è in campo pure una decoratrice Chiara Scalabrino: per sei mesi collabora al progetto “Percorsi di valorizzazione”. Un piano socioculturale che culmina, in questa prima fase, con l'evento di giovedì 22 (ore 16-18) con protagonisti i 30 ospiti della struttura, impegnati ad accogliere i visitatori con una mostra fotografica che li ha coinvolti e mostreranno anche le decorazioni realizzate nella pareti esterne dell'edificio. Importante partecipare, questi residenti hanno bisogno dei loro assistenti, dei parenti ma anche di nuovi amici. “Da esperienze già attuate all'ospedale Niguarda di Milano- fa notare Scalabrino – ho favorito queste decorazioni create insieme agli ospiti della Rsa. Questo impegno è teso a far prendere coscienza del valore dell'assistenza, unitamente all'importanza della relazione tra le persone, che devono ritrovare una loro dimensione e una loro dignità. Curando ogni dettaglio ambientale si sviluppa poi anche la cura della persona e dei vari rapporti”. E il piano si potrà allargare con la decorazione di tutti gli ambienti, delle camere dei residenti. Una vita non semplice quella di chi è presente nella struttura, ma non mancano le opportune strategie. “Il nostro piano- commenta Arrostini- vuol metter al centro della nostra attenzione ogni nostro ospite, valorizzare ogni sua potenzialità, impegnarlo in ogni forma espressiva possibile, con vari laboratori, nell'ascolto musicale, per rendere più positiva possibile la vita e puntare al miglior rapporto con la comunità elbana. Non a caso facciamo anche uscite programmate”. Quindi un impegno teso a dare agli ospiti la ricerca della propria identità, della dignità, della comunicazione con sé e gli altri attraverso ogni percezione possibile, un modo di combattere la spersonalizzazione, l'emarginazione di chi è meno fortunato. Un'esperienza da sostenere costantemente. "La nostra struttura- conclude Di Quirico- è gestita da una ATI di due Consorzi: il Consorzio ASTIR ( capofila ) ed il Consorzio ZENIT (in particolare la Cooperativa L'Agorà). Del Consorzio Astir fanno parte le Cooperative Altamarea e Beniamino.Al progetto hanno dato i loro contributi entrambi i Consorzi ma devo ringraziare diversi soggetti esterni: in particolare il dr. Massimo Scelza dirigente dell'Asl, il Gruppo Nocentini, l'Associazione Albergatori ed Hotel Hermitage".


decoro ridotto

decoro ridotto