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L'IDV scrive al Presidente Enrico Rossi

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : venerdì, 16 settembre 2011

Egregio Presidente Enrico Rossi: molte volte ci siamo rivolti a Lei in relazione ai trasporti marittimi per la privatizzazione Toremar chiedendo di poterLe parlare. Lei ci ha sempre risposto di rivolgerci all’Assessore Luca Ceccobao perché l’argomento era nella sua sfera decisionale. L’Assessore, sordo alle richieste del territorio, ci ha condotto dove desiderava, in un monopolio di fatto, con la svendita di Toremar, e l’inosservanza delle richieste della Commissione Europea nel merito. Oggi, seguendo le Sue indicazioni, ci siamo rivolti, per l’inefficienza sanitaria Elbana, direttamente al Suo Assessore Daniela Scaramuccia, aprendo un dialogo costruttivo volto a capire le reali necessita dell’isola d’Elba. L’Assessore si è mostrato comprensivo e disposto a capire e a dialogare. Lei, con il suo comunicato che ha scavalcato il suo Assessore, è entrando a gamba tesa, vanificando ogni sforzo fatto per cercare una soluzione idonea a tutte le necessità. Comprendiamo che Lei possa essere contrariato dai nostri amministratori che non hanno accolto il Suo suggerimento di presentarLe un solo referente per tutta l’Elba, ma in questo modo vengono penalizzati solo gli abitanti dell’Elba che non hanno nessuna colpa, e molti sono d’accordo con lei. Governare una Regione è come governare una famiglia molto grande: ogni componente contribuisce al bilancio famigliare e il capo famiglia dispone le risorse nel miglior modo possibile. Nel mondo così detto civile il capo famiglia dispone per i figli in modo uniforme, con un occhio di riguardo verso i figli più deboli che si trovano svantaggiati rispetto agli altri. In alcune tribù non civilizzate i soggetti più fragili e bisognosi vengono portati nella foresta con poche cose e abbandonati a cavarsela da soli, avvolte tornano forti e temprati dalle sofferenze. In un altro tipo di società i più deboli e bisognosi vengono soppressi come ci mostrarono i Nazisti. Veniamo a sapere dalla cronaca che presto ci sarà il Suo matrimonio. Da mariti e padri Le chiediamo di usare questo nostro spirito come Governatore della Toscana. Sia marito e padre che provvede al meglio per la famiglia e guarda soprattutto ai bisogni dei figli che hanno maggiori problemi e difficoltà. Vivere su un’isola è di per sé più complicato che vivere sul continente. Per questo l’arcipelago Toscano è il più fragile dei territori da Lei governati. Ma allo stesso tempo l’Elba si distingue nel contribuire al bilancio della famiglia Toscana con un gettito tra i più alti in assoluto. Egregio Presidente nel Suo comunicato ha dichiarato quanto fatto per l’Ospedale di Cecina: quarta sala operatoria, 4 letti di intensiva, pronto soccorso ecc. Tutti miglioramenti del servizio sanitario. Per l’Ospedale di Portoferraio l’impegno c’è, stiamo investendo 13,5 milioni di euro in lavori. Già: lavori e appalti per le ditte edili, per realizzare la piattaforma e niente per i servizi sanitari sempre più ridotti e sempre meno efficaci, con il personale ridotto all’osso che viene portato allo stremo da orari e reperibilità usuranti. Caro presidente perché non si fanno i bandi per il personale? Se si vuole il personale bisogna anche cercarlo! ci dice quando è stato indetto l’ultimo concorso per l’Elba? Perché per i toscani la distanza media dall’ospedale e di 30 minuti e per l’Elba e di 90? Presidente per l’Elba avvii un percorso di normalizzazione, e il ritorno ai servizi essenziali idonei Ospedale, trasporti, scuola, acqua ecc. L’Elba è stanca dei tagli e intraprenderà ogni strada legale per far valere i propri diritti davanti a tutti gli organi competenti.


Florio Pacini

Florio Pacini