Riportando l'intervento del Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi sui cinghiali, si fa notare che, secondo i parametri di densità sostenibile della specie approvati dalla Regione Toscana (2,5 capi ogni 100 ettari), all'Elba ci potrebbero stare solo 500 cinghiali, ma togliendo le aree abitate e le tenute agricole citate nell'articolo il numero scenderebbe a 250/300. I cinghiali all'Elba sono migliaia. Si evidenzia anche che le forme di gestione ed intervento straordinario più efficaci secondo la regione non sono la caccia, ma il trappolamento, proprio quello che si fa dentro il Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano ma non fuori dal Parco. Il numero di cinghiali sostenibile scenderebbe ulteriormente perchè nell'area Parco è prevista già ora l'eradicazione di una specie alloctona, con i parametri contenuti nella legge regionale ai cacciatori resterebbero forse 100 cinghiali: l'eradicazione all'Elba sarebbe fatta. Il testo della comunicazione di Enrico Rossi pubblicato da "Toscana Notizie" Troppi cinghiali, cittadini preoccupati; Rossi: “Applicare le norme regionali” , FIRENZE – “Credo che in Toscana ci siano tutte le condizioni per affrontare adeguatamente, e per portare a soluzione, il problema rappresentato dall’eccessiva presenza dei cinghiali, sia all’Isola d’Elba, che in Maremma, che in qualunque altra zona”. Ne è convinto il presidente della Regione, Enrico Rossi, che risponde così all’appello che gli hanno rivolto numerosi cittadini, infastiditi e preoccupati dal proliferare di questi ungulati e dai danni che provocano. “Le condizioni – spiega Rossi – sono quelle già previste dalla legge regionale n. 3 del 1994 e dal suo regolamento attuativo, approvato proprio questa estate. A chi mi chiede di autorizzare la caccia al cinghiale lungo tutto l’anno rispondo che ciò è già possibile, ovunque la loro densità sia diventata eccessiva. Spetta alle Province, anche in accordo con gli Ambiti territoriali di caccia e con gli enti gestori di parchi regionali e aree protette, adottare piani di gestione e prelievo, cioè abbattimenti e catture con gabbie, con lo scopo di garantire una presenza sostenibile di questi animali. E, secondo l’articolo 88 del regolamento attuativo, possono farlo permettendo gli interventi durante tutto l’anno. Quanto ai guasti che questi animali provocano, il Piano che le Province approvano deve prevedere anche gli interventi per la prevenzione dei danni”. La densità regionale ottimale per ciò che riguarda i cinghiali è determinata in 2,5 capi ogni 100 ettari, ma ci sono anche aree in cui la presenza dei cinghiali e di altri ungulati è ritenuta non compatibile con lo svolgimento delle attività agricole. E la legge regionale prevede che, quando le forme ordinarie di gestione della presenza animale si rivelino non soddisfacenti, le Province possono approvare e realizzare piani straordinari di gestione semplicemente dandone comunicazione alla Regione".
enrico rossi