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PD: "La Tore" torna ai marinesi ma il Sindaco continua a dividere il paese

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : mercoledì, 14 settembre 2011

Dopo i festeggiamenti per il centenario del porto (mischiati con quelli per la Bandiera Blu ad un Approdo turistico che non c’è ancora), l’Amministrazione Comunale ha fatto bene a festeggiare il ritorno della Torre ai marinesi. Un ritorno che il Sindaco però si attribuisce senza averne alcun merito. Ce lo ricordiamo ancora in Consiglio Comunale quando diceva che la Torre apparteneva ancora alla famiglia Brignetti, che bisognava trattare con gli eredi, che la minoranza rischiava di far saltare la sua sconosciuta strategia, che la Torre era stata rimessa in vendita… nonostante una sentenza definitiva che la dichiarava monumento e quindi bene pubblico non acquistabile e abitabile o affittabile da privati. Ce lo ricordiamo quando minacciava di chiedere i danni all’ex Sindaco De Fusco per aver avviato la procedura che ha portato a quella sentenza che ha restituito il simbolo del Comune a Marciana Marina. Come Partito Democratico vogliamo ringraziare il Dottor De Fusco ed i Consiglieri Comunali della sua amministrazione per quanto hanno fatto per rendere nuovamente pubblica la Torre di Marciana Marina, vogliamo ringraziare gli allora ragazzi del “Riccio” che nel lontano 1986 scoprirono che la Torre non era in affitto per 99 anni, come tutto il Paese credeva, ma era stata venduta negli anni ’50 per poco più di 250.000 lire, vogliamo ringraziare le centinaia di persone che, rispondendo agli appelli dei partiti di sinistra e degli ambientalisti hanno firmato diverse petizioni perché la Torre ridiventasse nostra, vogliamo ringraziare il numeroso gruppo di Faceboock che ha chiesto di poter rientrare in una Torre già nostra che i pasticci e le scuse dell’amministrazione Ciumei ci hanno fatto avere solo nel 2011, aprendola per una manifestazione e richiudendola subito perché non esiste un progetto di utilizzo, lo stesso chiesto dall’opposizione in Consiglio Comunale e che avrebbe dovuto redigere quella Commissione per la Torre votata all’unanimità dallo stesso Consiglio Comunale, mai convocata e poi eliminata senza spiegazioni dal Sindaco e dai suoi ubbidienti Consiglieri perché c’era un componente, il Dottor De Fusco, che ne sapeva un po’ troppo della materia. I veri protagonisti della battaglia per la restituzione della Torre ai marinesi avrebbe fatto bene a ringraziarli anche il Sindaco, ed avrebbe dovuto invitarli a parlare durante la giornata di celebrazioni , insieme all’ex Sindaco Giovanni Martini. Nelle Amministrazioni Comunali democratiche si fa così, soprattutto quando si tratta di una festa dell’intera Comunità per un bene comune, del simbolo stesso della sua unità, al di sopra delle differenze politiche o delle antipatie personali, nelle imitazioni di regime si ignorano le minoranze e i protagonisti veri, che fanno ombra a chi si atteggia ad uomo della provvidenza. Così, senza dibattito e progetto, senza coinvolgere tutti nella discussione sul futuro del simbolo del Paese, non del Sindaco pro-tempore, la restituzione ai marinesi della Torre rischia di trasformarsi nel taglio del nastro della prima inaugurazione elettorale, nel tentativo di appropriarsi di opere e progetti di altri o finanziati da altri. Temiamo che ne vedremo altre di iniziative questo tipo di qui alle elezioni, da parte di una Giunta che non ha saputo e voluto unire il Paese nemmeno davanti al suo simbolo.


torre marciana marina

torre marciana marina