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Primo giorno di scuola, ed è già DISAGIO

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : martedì, 13 settembre 2011

OGGI? L'educatrice che segue Simone, figura di riferimento per lui non c'è, perchè il Comune non ha ancora dato l'appalto o forse sì ma con lieve ritardo. E pensarci un po' prima, NO? Questo è quello che chiede Niccoletta, vedendo gli occhi di suo figlio spersi, gentilmente il personale scolastico invita Niccoletta a lasciare Simone che avrebbero fatto in qualche modo. In qualche modo? Ma come si può capire le necessità di Simone se non lo si conosce? Con l'arte Italiana dell'arrangiarsi? Dice sempre Niccoletta, “Mio figlio non è un pacchetto, mio figlio ha diritto a stare a scuola ed essere assistito come previsto dalla legge 104, dai diritti umani e dai diritti dell'infanzia: cose completamente ignorate oggi. Non ho bisogno di parcheggiare mio figlio, sono disposta ad andare fino in fondo e a far rispettare i diritti di mio figlio! Graduatorie, code, pettini e congelamenti non sono cose che riguardano mio figlio, che oggi doveva essere in classe con la sua insegnante di sostegno e l'educatrice che potesse presentarle Simone, visto che oramai l'educatore grazie al Ministero che congela e pettina è diventato l'unico riferimento vero e proprio dei nostri figli.” La scuola sapeva che l'insegnante non ci sarebbe stata da venerdì per cui sarebbe bastato chiamare una supplente o più UMANAMENTE avvisare la famiglia per non far vivere a Simone e sua mamma una simile umiliazione. A volte noi famiglie ci vergogniamo di esporre a tutti i nostri problemi ed anche noi per anni abbiamo subito dalla scuola situazioni inaccettabili, oggi capisco che è giusto denunciare perché chi deve VERGOGNARSI sono loro. Ci definiamo un Paese civile e democratico, quello che è accaduto oggi è il massimo dell'inciviltà: VERGOGNA TUTTE LE ISTITUZIONI DOVREBBERO CAPIRE CHE FAMIGLIE COME LE NOSTRE CON PROBLEMI DI DISABILITA’ qualunque, vivono alla giornata, vivono di piccole conquiste una dopo l'altra che ci danno la forza di andare avanti e quando succedono queste cose si sprofonda di nuovo nel buio totale dal quale facciamo fatica ad emergere giorno dopo giorno, conquista dopo conquista: sono le parole del papà di un bambino Diversamente abile che oggi ha l'insegnante ma non lo conosce, anche questo è inammissibile, il suo insegnante non c'è più. Hanno lavorato insieme per un intero anno scolastico con grande successo ed ora dov'è, come può capire un bambino con problemi che ci sono graduatorie, code, pettini e POSTI CONGELATI, lui in mezzo ai suoi compagni con i suoi occhi sta cercando il suo maestro!


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