MARCIANA . Il 23 Agosto di quasi 200 anni fa la calura doveva essere simile a quella odierna tanto che Napoleone, esiliato all'Elba, fuggiva dal tormento estivo “ferajese” prendendo dimora a Marciana, alla Madonna del Monte. Cercò refrigerio solamente o era impegnato anche in comunicazioni "segrete" vista la probabile presenza, presso il noto masso granitico dell'aquila, di un telegrafo ottico? Ne esistevano altri due: al Monte Orello e sul monte Grosso, come segnalò su Lo Scoglio, Gloria Peria curatrice dell'archivio storico di Portoferraio. Di certo da quelle sommità l'imperatore decaduto poteva ammirare la sua Corsica. Il 23 stesso scrisse una lettera al maresciallo Bertrand nella quale diceva, tra le altre cose. di essere arrivato alle nove e di prepararsi per la caccia, non certo a mufloni e cinghiali inesistenti allora. Poi scriveva lodando il marcianese “..qui non fa caldo e il clima è tutto diverso da Portoferraio. Mi sento in forma”. E quindi Napoleone attrezzò il suo soggiorno montano dell'isola e dette disposizioni per far venire lassù anche l'inseparabile madre Letizia “Fate portare due lanterne per metterle alla porta della mia tenda e se Madame vuole venire fate partire domani uno dei suoi camerieri, un domestico e una domestica e il Cipriani per preparare la casa e il mangiare. Sarà ospitata Madame nella casa del vice Maire”. Quindi un Napoleone che ritrovò la migliore condizione, si portò dietro la mamma, cacciava e fece poi arrivare al romitorio l'amante polacca Maria Walewscka, ma c'è anche questo alone di mistero sugli eventuali messaggi militari col telegrafo ottico, uno strumento che osservato da lontano con un cannocchiale comunicava qualunque messaggio con simboli in codice.
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