PORTO AZZURRO. Le vendite dei vini Doc elbani battono la crisi, e la vendemmia 2011 è già avviata e sarà buona, ma la festa è minata dal flagello cinghiali e mufloni e si stima una diminuzione delle uve bianche. Gli agricoltori dicono basta e Rocchi di Vallebuia giunge ad affermare: "E' tempo di chiedere i danni a cacciatori e al comune di Marciana che importarono gli animali". Vendemmia in dirittura d'arrivo in mezzo alla polemica quindi. "La cautela è d’obbligo- commenta Italo Sapere, agronomo dell'azienda longonese - saranno determinanti questi ultimi giorni di agosto e vedremo se le riserve idriche invernali risulteranno sufficienti a contrastare l’ondata di caldo Abbiamo un anticipo di almeno 10 giorni. La vendemmia bussa alla porta e qualche azienda ha già iniziato la raccolta delle uve bianche precoci". "Nonostante la crisi buone le vendite dei vini Doc elbani - prosegue Sapere- grazie alla qualità dei prodotti sempre più presenti nelle strutture turistiche dell'isola e le uve di Aleatico hanno completato l'invaiatura". Tutto bene, allora? "No - prosegue Sapere - i problemi, quest’anno in particolare, vengono dalla crescente presenza dei cinghiali nella nostra zona. Le Associazioni degli agricoltori da anni hanno espresso le loro opinioni e ci siamo stancati.. E' tempo di agire. Si vada decisamente verso l'eliminazione di questi animali non autoctoni. Fino ad oggi nessun piano ha risolto gravando sui contribuenti. Fino a quando dobbiamo continuare a far divertire una parte di popolazione con il frutto del nostro lavoro? Noi facciamo crescere, alleviamo e ingrassiamo i cinghiali con la nostra uva, i prodotti dei nostri orti, con il nostro lavoro e un bel giorno i cacciatori per divertimento "fanno il prelievo" di una parte di questi animali. I cacciatori si limitano a "prelevare" qualche capo, cercando di lasciare intatto il capitale. A proposito della proliferazione di questi animali, siamo sicuri che tutti gli animali catturati con le gabbie, dopo tutti i controlli di rispetto ai parametri imposti dal piano, vengano tutti trasportati in continente e lì venduti e macellati?" Fa eco all'agronomo uno dei padri dell'agricoltura elbana, Plavio Rocchi del versante opposto alla tenuta di Sapere, nella zona di Vallebuia, che conferma l'emergenza cinghiali e va oltre". La nostra vendemmia sarà buona: aleatico e passito sono a tiro e facciamo l'appassimento in vigna- dice l'agricoltore dell'Agricoop- ma è tempo di porre fine al flagello di cinghiali e mufloni. Come è stato detto da tutti gli Enti vanno eliminati. Non solo, è tempo di chiedere i danni ai cacciatori e al comune di Marciana che fecero venire questi animali. Ho limoni e aranci, una trentina di alberi che stanno seccando perchè colpiti dalle bestie, sono defogliati, all'orto ci abbiamo rinunciato da 10 anni perchè veniva arato dagli ungulati. Ora basta.".
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