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Gabriele Orsini: Poltrone e risparmi all’Elba

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : martedì, 23 agosto 2011

A nome del Comitato, vorrei aggiungere alla ben documentata inchiesta di Taglione sul Tirreno del 22 agosto su cosa succederebbe all’Elba in caso di conversione dei recenti provvedimenti governativi di snellimento degli enti locali, alcuni dati su cosa succederebbe invece in caso dell’istituzione del Comune Unico, anche per orientare i cittadini elbani nell’imminenza della raccolta delle firme per la proposta di legge sul Comune Unico Isola d’Elba. Innanzitutto se si vuole enfatizzare il taglio delle poltrone come faceva il titolo, nel nostro caso, di poltrone ne cadrebbero ben 126 ma soprattutto verrebbero a mancare i troni degli otto sindaci e con i loro resti ne sortirebbe solo un seggiolone con appena 24 seggiolini! Ma non solo, il risparmio stimato sulle cosiddette spese della politica, sarebbe di circa 450/500 000 euro e si avrebbe inoltre un contributo fissato ad oggi dalla Regione, salvo l’accoglimento dei nostri emendamenti, di 300.000 euro che poterbbero salire a 1.200.000, oltre ai contributi statali pluriennali in ragione del 20% delle assegnazioni erogate dallo stato agli otto vecchi comuni. Vorremmo però sottolineare anche in questa occasione ai sindaci che hanno stigmatizzato i provvedimenti governativi che l’unica soluzione per l’Elba è il Comune unico, specialmente in questo periodo e per di più in prospettiva dell’avvento del federalismo, quando finiranno anche gli esigui e sempre più ridotti introiti dallo stato e ogni Comune dovrà provvedere per sé e con i ranghi ridotti. Come faranno a garantire i servizi, ad oggi con gran fatica erogati sul territorio se non ci sarà un unico centro di erogazione, un unico centro di spesa per gli appalti, per il personale qualificato, per le economie di scala che solo un Comune di 30.000 abitanti come il futuro comune “Isola d’Elba“ può garantire? Meditate sindaci e cittadini elbani e non lamentatevi di questo infausto decreto legge di ferragosto, che peraltro difficilmente andrà in porto, visto la generale disapprovazione e pensate che avete invece in mano uno strumento, questa legge d’iniziativa popolare per l’istituzione del Comune Unico, che contrariamente ai decreti governativi non impone soluzioni dall’alto ma lascia ai cittadini la scelta, prima con la raccolta di ben 5000 firme e successivamente, in caso di successo dell’iniziativa, con un referendum riservato esclusivamente agli Elbani questa è democrazia questa è partecipazione popolare alle scelte della tanto vituperata politica per risolvere i problemi di un territoriodefinato dalle leggi regionali “disagiato“! Gabriele Orsini Coordinatore Comitato Comune Unico “Isola d’Elba“


Mappa Comune unico

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