Caro Direttore Sono Antonio Maialoski Ciancovich. Ho letto con vivo interesse e grande preoccupazione quanto scritto dal Sindaco di Marciana e dalla Direttrice del Parco. E’ indubbio che se non fossi un reale portatore di interessi vitali, non potrei che apprezzare il coraggio della Sindaco, la professionalità della Direttrice, e la chiarezza ed onestà intellettuale di entrambe le Signore. Esse hanno segnato, purtroppo (secondo il mio punto di vista), nella forma e nella sostanza, una svolta culturale di grande significato, nell’affrontare il problema della nostra presenza. In effetti, volendo cercare il pelo nell’uovo, c’è un passo nella posizione espressa dal Sindaco, che non ho ben capito. Quando essa dice che: “…vive ogni giorno le limitazioni che impone il Parco”. A parte la caccia, che sicuramente è un limite per gli ultimi esemplari di “cacciatori e raccoglitori” presenti nel territorio, e il cemento, che sono certo non è parte del pensiero del Sindaco, non riesco a vedere altri limiti. Noi cinghiali siamo seriamente preoccupati poiché, passata la rumorosa settimana ferragostana, la posizione della Sindaco di Marciana può contagiare anche la sua Collega di Rio Marina ed estendersi ai Colleghi “maschietti”, che certamente non vorranno continuare a rimanere sull’albero a cantare. Il ramo in cui sono appollaiati a studiare fini tattiche temporeggiatorie e “attendiste”, rischia di rompersi sotto il peso della pubblica opinione, turistica e residenziale, legate da una crescente eco-sensibilità (economica ed ecologica). Due parole, infarcite di invidia, per i miei cugini mufloni, che essendo protetti dalle demenziali elucubrazioni parascientifiche ministeriali, hanno una vita più tranquilla. E forse sarà sempre più tranquilla, vista la tendenza ministeriale di trasformare i Parchi Nazionali in appendici del ministero, eliminando i presidenti, annacquando i poteri del consiglio direttivo e configurando la comunità del Parco come una assemblea di una società bocciofila. I Parchi saranno delle specie di Soprintendenze. Avendo vissuto le vicende dei tralicci e vedendo la Gattaia durante le mie passeggiate notturne in Darsena, vedo anche io il futuro con una certa speranza. Alla faccia della eradicazione. Cordiali saluti
cinghiale