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A Sciambere: S'i' fossi Tozzi

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : mercoledì, 17 agosto 2011

Qualche settimana fa un amministratore elbano, ricevendo il plauso dei suoi sodali, affermò che non era indispensabile per fare il presidente del parco nazionale dell'arcipelago avere un curriculum attestante una solida cultura scientifico-ambientale. Immediatamente ci venne in mente la proposta di Berlusconi di affidare il Parco dell'Appenino Tosco-Emiliano a Iva Zanicchi, e la protesta dell'Onorevole Cetto Laqualunque: "Ma perchè mia figlia non può fare il primario di chirurgia con la scusa che ha solo la terza media, visto che è così brava a sfilettare i delfini?" Nei giorni successivi partendo da queste pagine iniziò a impazzare il dibattito sulla "soluzione finale" proposta da quei crudeloni di Legambiente (sposata da Parco e Ministero) per i maiali randagi da bersaglio denominati cinghiali e per i super pecori rampichini noti come mufloni che uniti nel vincolo della continuità creano un mare di guai a quest'isola, convincendo sempre più persone che "E' l'ora di finimola". Rifacendoci all'incipit di questo pezzo e visto che qui tutti tendono a presumere assai di sé, sopravvalutarsi ed allargarsi, dopo averci pensato e ponzato, abbiamo deciso di fingerci anche noi per una volta Presidenti del PNAT, ed intervenire nelle polemiche in atto come se fossimo Tozzi "pirsunalmente di pirsuna" direbbe Catarella Ecco cosa scriveremmo: Lettera aperta a un vice presidente Caro vice presidente è il tuo presidente che ti scrive, ma rassicurati, non per scongiurare le colate di cemento che ti sono tanto care (e che vorresti a pioggia all’Elba), né per metterti in difficoltà di fronte a decisioni per te difficilissime, come quella di contrastare qualcuno guardandolo negli occhi. Come Don Abbondio uno il coraggio non se lo può dare, ma almeno la coerenza, quella sì. Non sei in cattiva compagnia, figuriamoci: ricordo qualche tempo fa la lettera sgrammaticata e ignorante fino all’inverosimile di un signore, di cui non sospettavo neppure l’esistenza, che dopo aver avuto tutta la giornata a disposizione per parlarmi finì per criticarmi dalle pagine di un mezzo di informazione, scrivendo, fra le altre perle, che “l’alianto (sic!) è una pianta autoctona” (ha fatto bene a non parlarmi direttamente, forse ha avuto paura del ridicolo, o solo paura). Oppure le tante stupidaggini che mi tocca leggere a proposito di ambiente da parte di personaggi improbabili che si ritengono amanti dell’ambiente perché escono con il cane per andare a caccia o per perché vanno a pesca. Ti dico solo che mi tocca leggerne uno (cui non ho mai risposto), che mi dicono si interessi di meccanismi temporali, che afferma senza vergogna che “i mufloni e i cinghiali sono specie preziose la cui strage deve essere evitata”! Ne abbiamo riso insieme, mi pare, come pure, insieme al presidente della comunità del parco, abbiamo sempre detto (e tu eri presente e favorevole) che i cinghiali vanno eradicati. Ora, l’italiano lo conosciamo tutti e due: eradicati vuol dire eliminati totalmente, perché dannosi per gli endemismi e per i cittadini elbani e per l’isola nel suo complesso. Sei sempre stato d’accordo, anche nelle discussioni private, se non ricordo male, e per il resto ci sono gli atti ufficiali a testimoniarlo. E ora, proprio ora che alcuni sindaci sono giustamente d’accordo per collaborare e che Ministero e ISPRA si dichiarano favorevoli; ora, proprio ora che si sta per fare, non solo ti tiri indietro, ma brighi sottobanco (le frequentazioni “generali”: credi che non lo sappiamo tutti?) parlando male del piano di eradicazione, dicendo che non lo condividi e, di fatto, mettendoti contro le decisioni del consiglio direttivo? Caro vicepresidente, è stato un fulmine a ciel sereno, ma forse qui siete abituati così, a tramare nell’ombra in cerca di un tornaconto che per altre vie ti viene (devo dire, ingiustamente, negato): chi non vorrebbe un sindaco come te a Porto Azzurro, non sarebbe il coronamento di una carriera di “civil servant” che ti farebbe onore? A proposito: lo ricordi almeno che eri d’accordo con l’eradicazione fino dal 2002, quando rivestivi ruoli di competenza all’interno del parco? Mi sa che non te lo ricordi, io però sono persona di altra specie e apprezzo la coerenza, anche quando contrasta con la mia. In queste condizioni, con mia grande delusione, non posso ritenerti più degno né della mia né di alcuna fiducia e, dunque, ti diffido dal rappresentare me o il parco in qualsivoglia sede. La questione formale verrà poi risolta nelle sedi opportune. Mi è venuto poi un dubbio: non sarà che questo sia un tentativo per giocarti dunque l’ultima carta: la futura presidenza del parco, magari contando su giochetti romani. Tenta pure, se ti fa piacere: quei giochetti, però, stanno per finire e poi c’è la Regione Toscana con la quale, magari non lo sai, abbiamo confronti continui e aperti che non consentono candidature al ribasso della tutela e della salvaguardia. Per il resto non credo avrai molto da replicare: ci si abitua facilmente alle figure più brutte, basta non farci caso.


cinghiale scrofa

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