Siamo consapevoli che il problema dell’approvvigionamento idrico è vissuto drammaticamente da tutta l’Isola, ma è insostenibile che il Comune di Rio Marina, che avrebbe – grazie all’azione coordinata e puntualmente sollecitata in questi anni - disponibilità idriche proprie e sufficienti alle esigenze della popolazione, compia un atto di responsabilità nell’interesse generale senza, peraltro, nessuna riflessione comprensoriale su come tra i Comuni debbano essere regolati rapporti e ruoli di servizio. Ci si chiede in sostanza di accettare la penalizzazione senza una spiegazione plausibile da dare a turisti e residenti in un’ottica di solidarietà istituzionale alla quale non intendiamo sottrarci, ma che non può essere la regola. Nel rispetto dell’accordo sottoscritto chiediamo che sia compiuto ogni adempimento per rendere efficiente l’uso della risorsa e meno gravosa la situazione, in modo che non si giunga a disagi insostenibili per i quali stiamo cercando soluzioni tecniche, finanche– in caso di emergenza – l’esercizio di poteri ordinatori e l’attuazione di misure eccezionali quali – in tali limiti – la richiesta di revisione dell’accordo con la destinazione esclusiva di risorsa nella misura sufficiente a garanzia dei livelli minimi di approvvigionamento di questo territorio (come alcune ipotesi di sezionamento). Rimane peraltro irrisolta la problematica di un metodo di lavoro che, delegando all’emergenza valutazioni da affrontare in sede di programmazione, nasconde in realtà le problematiche di un grave squilibrio tra urbanizzazione e risorsa idrica nelle diverse parti dell’Elba, imponendo una strategia di perequazione che, come tale, non sia ancora una volta a senso unico.
Fonte acqua rio elba