È in piena attività la motovedetta CP 553 della Capitaneria di porto di Portoferraio che è dislocata presso il porto di Pianosa Isola ed effettua quotidianamente prevenzione e repressione degli illeciti al fine di tutelare la conservazione della zona di tutela. L’attività, articolata su un pattugliamento a mare settimanale di venticinque ore, intensificato nei fine settimana, offre uno strumento di vigilanza e tutela nella “zona sottoposta a misure di salvaguardia ambientale” di Pianosa e Montecristo oltre che un mezzo di controllo e repressione di eventuali condotte che violino le disposizioni normative in forza della convenzione annualmente stipulata tra il Ministero dell’Ambiente ed il Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto per la sorveglianza ambientale. Il dislocamento della motovedetta è avvenuto in data 1 agosto u.s. e si concluderà presumibilmente il 31 agosto p.v. con il rientro dell’unità presso la Capitaneria di porto di Portoferraio. Tale attività, ad oggi quantificabile in circa 35 ore di moto, ha portato ad effettuare 10 controlli ad unità da diporto, natanti ed imbarcazioni in navigazione in prossimità della fascia di mare interdetta al transito. Ad oggi stati elevati sei processi verbali nei confronti di diportisti stranieri non a conoscenza dell’area di interdizione da 333,00 euro per un complessivo sanzionatorio di 1998,00 euro ex articolo 19 co3 legge 394/91 per aver navigato all’interno di un’area protetta. Le unità da diporto sono state prevalentemente fermate a distanza ridotta dalla costa, circa 200/300 metri, soprattutto nelle acque antistanti Cala Giovanna durante le fasce orario del primo pomeriggio o tarda mattinata e tutte nei giorni compresi tra il 2 ed il 9 agosto. Una, in particolare, è stata localizzata ad est della Scarpa, scoglio a Nord di P.ta del Marchese, in navigazione verso il porto di Pianosa con la convinzione di poter raggiungere l’isola, ormeggiarvi ed addirittura poterla liberamente visitare.
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