Avevamo quasi perso la speranza, cominciavamo a provare un filo di nostalgia per le notizie di qualche anno fa sospese tra la cronaca e la barzelletta: la "gabbiana" ovverosia lo scervellato scalatore di costa preso dal panico e costretto per ore ad aspettare i soccorsi in posizione poco dignitosamente ovodepositoria, i motorizzati ghiozzi padani col foristrada (e fori di capo) che se ne andavano a spasso per il Parco pubblicando in rete le foto che provavano le loro violazioni della legge, il disperso col bimbo sul Capanne salvato due volte dalla Protezione Civile i cui baldi giovani prima lo tiravano fori da li buscioni poi lo salvavano dalla moglie che l'aspettava a casa amorosamente con un leccio in mano e che aveva cominciato a tazzalli la chiorba a randellate. E invece ecchecquà sempre a proposito di leccio freschi di nottata sei candidati al premio Fava Lessa dell'Estate Elbana. Per dimostrare che Roma Caput Mundi non è seconda a nessuno ecco che ci fornisce una mezza dozzina di fave lesse in un colpo solo quelli che per passare ilo tempo, nell'alternativa di farsi una pippa o darsi alla meditazione trascendentale, decidevano di passare il tempo tentando (neppure riuscendoci) di giustiziare un leccio ornamentale in Via Rona a Campo. Altro che Autorità Giudiziaria, roba da richiamare in servizio la signora del randello di cui sopra!
Fave piante