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Portoferraio - Urbanistica e commercio:le inchieste si intrecciano?

Scritto da : Daniele Palmieri
Pubblicato in data : giovedì, 23 ottobre 2003

L’ultima visita dei Carabinieri alla Biscotteria ha dimostrato che il fronte d’indagine sull’attività della Giunta Ageno si sta allargando a settori finora inesplorati. Come leggere la richiesta del Pm Pennisi di acquisire il c.d. Piano del commercio ? Già ieri il nostro giornale ha fatto delle ipotesi, tra le quali quella relativa a presunti legami con l’apertura di nuove strutture distributive di una certa dimensione. Se il nuovo Conad Superstore è ormai una realtà, non lontana sembra l’apertura del nuovo discount e del negozio di elettronica Euronics nell’ex Pacaelmo. A quanto ci risulta il capannone occupato dalla precedente attività cantieristica ha ottenuto un cambio di destinazione d’uso da “artigianale” a “commerciale” mediante la semplice presentazione di una DIA (dichiarazione d’inizio attività) redatta dal progettista, Architetto Nicola Ageno. Al tempo (febbraio 2003), il nuovo regolamento urbanistico era ancora in fase di approvazione. Parrebbe che l’uso a fini commerciali del fabbricato fosse consentito da una norma contenuta nel “piano di localizzazione delle aree portuali” approvato nel consiglio comunale del 28 giugno 2002.Questo strumento urbanistico provocò polemiche durissime. La minoranza consiliare abbandono’ la seduta denunciando fatti gravissimi avvenuti nell’iter di approvazione tra i quali spiccava il mancato esame di una osservazione allo strumento di programmazione delle arre portuali assai corposa, presentata dai primi redattori del Piano Strutturale, Lotti e Manetti. L’osservazione, giunta via e mail, venne protocollata dalla dirigente Coltelli che per questo, a detta della minoranza, fu oggetto di provvedimenti disciplinari (il Sindaco confermò che una richiesta di apertura di un procedimento disciplinare era stata inoltrata dall’Architetto Maltinti). Fatto sta che né la commissione urbanistica, né il Consiglio Comunale esaminarono tale documento, regolarmente giunto entro i termini previsti dalla legge. Dinanzi a simili accuse, Ageno non ebbe comunque remore a portare in votazione il piano. Perché tanta foga nell’approvare il piano della portualità? Perché l’amministrazione comunale consentì all’Architetto Maltinti di accantonare il documento Lotti-Manetti ? E’ davvero il “piano di localizzazione delle arre portuali che consentì il cambio di destinazione d’uso del Pacaelmo ? Queste domande sono a tutt’oggi senza risposta, così come molte altre legate ad aree potenzialmente destinabili ad attività commerciale nei vari strumenti urbanistici approvati dalla giunta Ageno-Fuochi. Un’ulteriore esempio è quello della “sottozona commerciale” di Albereto, tutta un’altra storia…sulla quale il nostro giornale interverrà presto.


portoferraio porto veduta aerea

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