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"Il Carcere di Porto Azzurro è una bomba innescata" Drammatica nota deli agenti Rappresentanti sindacali della Polizia Penitenziaria denunciano aggressioni subite Situazione di disagio anche per reclusioni non compatibili con il carcere longonese

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : martedì, 09 agosto 2011

Due rappresentanti delle Organizzazioni Sindacali della Polizia Penitenziaria: Paolo D’Ascenzo ed Angelo Montuori hanno inviato al Provveditore della Amministrazione Penitenziaria Toscana Maria Pia Giufrida, ed al nuovo Direttore della Casa di Reclusione di Porto Azzurro Paolo Sanna una preoccupata nota (che hanno partecipato anche ai mezzi di informazione) che hanno titolato: Casa di Reclusione Porto Azzurro. Stato di emergenza. I detenuti alzano il tiro. . “… Come ampliamente previsto dalle scriventi Organizzazioni Sindacali – si legge in apertura del documento - lo stato di tensione latente presso l’Istituto di Pena isolano ha progressivamente alzato i propri indici fino a toccare i livelli massimi. Le ormai irreparabili carenze organiche, l’ormai intollerabile sovraffollamento di ristretti, l’assegnazione di detenuti NON COPATIBILI con il regime della Struttura longonese, connesse con una troppo lunga carenza di una Autorità Dirigente che assicurasse una presenza stabile e carismatica hanno fatto sì che il “Forte San Giacomo” si trasformasse in una polveriera che negli ultimi giorni è parsa in più occasioni sul punto di deflagrare con effetti devastanti. Oltre alle ormai”solite” risse interne fra detenuti, nell’arco di pochi minuti in ben due differenti occasioni hanno tentato/hanno posto in essere aggressioni al Personale di Custodia. Nella fattispecie, un detenuto ha tentato di aggredire a mezzo lametta da barba un agente ed un altro ristretto, dopo essersi auto lesionato in maniera grave, è saltato addosso a due altri agenti imbrattandoli totalmente col proprio sangue. Per “diritto di privacy” si sconoscono le condizioni di eventuali malattie infettive del detenuto… Mentre si verificano queste vicende oltremodo drammatiche , contestualmente sono frequenti i ricoveri ospedalieri per “overdose” di assunzione di psicofarmaci dei detenuti, come pure le minacce verbali di altri detenuti nei confronti degli Operatori di ogni professionalità. Di fronte a situazioni tanto gravi ancora una volta i Poliziotti dell’Istituto sono riusciti a “fare quadrato” ed a auto-imporsi immani sacrifici trattenendosi a dismisura sul posto di servizio ed intervenendo prontamente in soccorso del collega in difficoltà, pur consci che, stanti le Sue direttive, probabilmente quel lavoro straordinario NON sarà mai retribuito… Si auspica che la S.V. condivida con le scriventi che il neo-insediato Direttore si trovi fra le mani una “bomba innescata” che rischia di “scoppiargli fra le mani” e della quale NON ha la minima responsabilità… Ciò premesso, si auspica che dopo aver troppo a lungo ignorato le nostre grida di allarme, finalmente l’Amministrazione che Lei rappresenta sappia finalmente dare segni TANGIBILI di interessamento delle gravissime problematiche dell’Istituto ed intervenire immediatamente e con forza. Le si annuncia fin da ora che in caso di mancanza di tali segni le scriventi adiranno ad iniziative di protesta anche CLAMOROSE nei confronti dei propri interlocutori.


Porto Azzurro carcere forte san Giacomo

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