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Riflessioni dopo il crollo di Capoliveri, sugli ostacoli innaturali ai soccorsi

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : domenica, 07 agosto 2011

"Crolla il tetto di una casa a Capoliveri in pieno centro ... dramma sfiorato... ecc". Così titolava la stampa locale a lettere cubitali, certo è andata bene, o meglio poteva andare peggio. Agli amministratori del comune, all'ufficio comunale competente, così come alle forze dell'ordine l'accaduto non ha insegnato nulla. Il Comune, suppongo nella persona del Sindaco Barbetti, ha offerto ai malcapitati ospitalità, questi dopo averla rifiutata sono partiti immediatamente. Il centro storico è una polveriera ad alto rischio, i mezzi di soccorso non possono oggettivamente operare con rapidità in quanto il loro passaggio è ostacolato da una miriade di concessioni di suolo pubblico più o meno legali. Come sarebbe andata ai malcapitati se conseguentemente al crollo del tetto si fosse sviluppato un incendio? I Vigili del Fuoco, quella disgraziata mattina, imboccata via Calamita si sono dovuti fermare con i loro mezzi perchè ostacolati da una struttura (fissata a terra) di un ristorante. Dopo aver perso tempo prezioso sono dovuti tornare indietro, costretti a trovare una via alternativa per raggiungere il luogo del disastro. La realtà capoliverese è chiara, i Vigili del Fuoco, per raggiungere qualsiasi punto del centro, devono chiedere gentilmente il permesso a concessionari, più o meno abusivi, di suolo pubblico, oppure si devono attrezzare per spostare tavoli, sedie, ombrelloni, panche, banchetti, fioriere, tende, tendine e tendaggi ed anche rimuovere con delicatezza strutture fisse a terra delimitate da vetrate, fili elettrici volanti, frigoriferi, banchi gelato, insegne e quant'altro ostacoli il loro "rapido" passaggio. La conformazione del paese con scalinate ed angusti vicoli già rende difficoltoso qualsiasi intervento di salvataggio, a ciò non è necessario, né utile, né ragionevole aggiungere altri ostacoli. Il centro storico è composto da abitazioni, molte delle quali in pessimo stato di conservazione, ciò non fa che innalzare il rischio in generale, quindi il "caso eclatante" avrebbe dovuto insegnare! Ma a chi? Al Sindaco Barbetti? Non credo proprio visto e considerato che il centro storico è stato abbandonato dai capoliveresi perché ionvivibile, gli ultimi anziani che resistono sono ormai abituati a subire ingiustizie e soprusi di ogni genere, sia di notte che di giorno per l'alto volume della musica, per gli schiamazzi, per non poter raggiungere la pèropria abitazione se non attraverso gimcane tra tavoli, bar e ristoranti, per non potersi affacciare alla fiestra ed a volte addirittura aprirla. Non credo occorrano nuove leggi ed ordinanze, di quelle ce ne sono fin troppe, oggi quello che manca è la volontà di applicarle. Caro Barbetti, o applichi la legge o concorri al disordine interessato! Per adesso concorri per non inimicarti parenti, amici, elettori, tecnici, commercianti, ristoratori, raccomandati e privilegiati, forse con qualche morto la legge la farai appplicare. Ma i Vigili del Fuoco avranno denunciato alle autorità competenti la forzata interruzione di servizio pubblico causato dalle strutture di quel ristorante?


Crollo capoliveri via roma 60  3

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