Lotta agli incendi boschivi: da lunedì prossimo e per le successive quattro settimane sarà operativa sull’isola d’Elba una squadra dei Vigili del Fuoco dedicata al servizio antincendi boschivi che andrà ad integrarsi con le strutture regionali Aib presenti sul territorio. E’ questo il risultato dell’accordo integrativo sottoscritto tra la Regione Toscana e la Direzione regionale dei Vigili del fuoco. L’organizzazione di prevenzione e lotta attiva agli incendi boschivi conta in Toscana un migliaio di mezzi terrestri e 4.400 uomini operativi addestrati, che fanno parte del volontariato (3.800 unità) e del personale degli Enti competenti (600 operai forestali) e che nel periodo estivo è supportata da una flotta aerea regionale di 10 elicotteri. “Nello scorso mese di giugno, in sede di rinnovo dell’accordo tra la Regione Toscana e la Direzione regionale Vigili del Fuoco, avevo annunciato l’impegno a reperire risorse aggiuntive per garantire ulteriori servizi sul territorio”, dichiara l’assessore regionale ad agricoltura e foreste Gianni Salvadori. “Le unità attivate con l’intesa integrativa appena sottoscritta sono il rispetto di quell’impegno, che assicurerà ai cittadini e ai turisti che vengono in Toscana la migliore prevenzione e la più capillare forza d’intervento per contrastare gli incendi boschivi”. Con le risorse regionali aggiuntive viene garantita l’attivazione di una squadra formata da cinque unità dei vigili che fino al 4 settembre operano in servizio giornaliero di prontezza operativa, presso il distaccamento di Portoferraio. La squadra può svolgere sia interventi di antincendio boschivo, sia compiti istituzionali e viene attivata dal Comando provinciale dei Vigili su richiesta della Sala operativa unificata permanente della Regione o dei Centri operativi Provinciali dell’Organizzazione regionale antincendi boschivi. In questo ambito, la squadra opera alle dipendenze funzionali del direttore delle operazioni di spegnimento che è la figura che sull’incendio dirige e coordina tutte le attività delle squadre a terra e dei mezzi aerei. Alto rischio incendi, massima allerta fino al 31 agosto L’accordo integrativo garantisce un supporto operativo nel periodo a più alto rischio per lo sviluppo degli incendi boschivi: una fase che convenzionalmente si conclude il 31 agosto, salvo prolungamenti del periodo che le province hanno la facoltà di istituire. Nelle prossime settimane resta in vigore il divieto di accendere fuochi, bruciare residui vegetali e compiere altre operazioni che possano creare pericolo d’incendio nei boschi e in una fascia contigua di 200 metri. Chi non rispetta tale divieto rischia una multa che va da un minimo di 240 euro a un massimo di 2.066, nel caso in cui il fuoco venga acceso in un bosco che rientra nel territorio di uno dei 97 comuni a rischio particolarmente elevato, secondo il regolamento forestale. E’ previsto anche che i fuochi accesi al di fuori della distanza di 200 metri dal bosco siano in ogni caso spenti entro le 10 del mattino. Gli abbruciamenti di residui vegetali provenienti da ripuliture o potature effettuate nei castagneti da frutto sono, invece, consentiti dall’alba e fino alle 9 del mattino. Le province hanno la facoltà di vietare sia gli abbruciamenti nella fascia oltre i 200 metri dal bosco, sia quelli all’interno dei castagneti da frutto. Sala Operativa Unificata Permanente L’organizzazione regionale per la prevenzione e la lotta attiva agli incendi boschivi è strutturata in una Sala Operativa Unificata Permanente (SOUP) che risponde al numero verde (800 425 425) ed è attiva tutto l’anno 24 ore al giorno e, nel periodo ad alta operatività, dal 15 giugno al 15 settembre, si avvale del supporto di dieci Centri Operativi Provinciali (COP), attivi con orario 8-20. In base agli accordi partecipano all’organizzazione regionale il Corpo Forestale dello Stato ed il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, sia con personale impiegato nella sale operative, regionale e provinciali, sia con squadre operative
incendio padreterno maggio 2006 2