La decisione di Michele Alessi di lavorare per una lista fuori dai partiti era nell’ aria ed ora è ufficiale: un elemento di chiarezza. La scelta di Michele, scelta che immagino sia comune ad un certo numero di persone, è ovviamente legittima. Il suo giudizio sui Partiti, anche di quelli dell’ area nella quale si riconosce, era da tempo di assoluta sfiducia. Penso sia una decisione prematura che, dal suo/loro punto di vista, bruci la stessa eventuale possibilità di una lista civica forte , ipotesi non esclusa a priori da parte di alcune delle forze, non soltanto partitiche, che stanno cercando di mettere giù linee generali comuni di programmi e criteri di scelta di candidati ( sindaco e lista ) da sottoporre tra poche settimane ad un ampio confronto. Quali i diversi obbiettivi dei soggetti critici in campo a Portoferraio? Semplifico: 1) chi dice mandiamo a casa questa destra, 2) chi dice mandiamo a casa questa destra ma per fare cose diverse nel metodo e nel merito 3) chi dice mandiamo a casa tutti, questa destra e questa sinistra. Posso sbagliare, ma credo che la maggior parte delle persone del centrosinistra- partiti e non- che si stanno incontrando siano sintonizzati sull’ ipotesi due. Il problema è che ciò non è ancora una scelta politica forte e chiara; dovrà esserlo il più rapidamente possibile.. Ora la discussione tra Ulivo, Rifondazione, Italia dei valori, e persone facenti parte di diversi movimenti, è centrata sulla pari dignità tra tutti i soggetti che si candidano a governare con la partecipazione dei cittadini: credo sia possibile, oltre che doveroso, arrivare rapidamente ad una sintesi unitaria: è l’ unico modo che abbiamo per far capire a Michele ( e ai suoi potenziali elettori ) che il suo giudizio sul centrosinistra è ingeneroso. La pari dignità non sta , penso, nel fissare rigide percentuali tra iscritti e non ai partiti: certo non vi devono essere furbizie , la pari dignità deve essere sostanziata da una visibile presenza di persone attive anche fuori dai Partiti: deve arrivare anche a considerare legittima la candidatura a Sindaco di una persona ( se c’è ) che non sia espressione diretta dei Partiti tradizionali, sta nel coinvolgere eventualmente nella scelta i cittadini elettori ( primarie). Pari dignità non può però prevedere l’ umiliazione dei Partiti, deve riconoscere ai Partiti un ruolo non secondario , non a scatola chiusa ma, appunto, costruendo INSIEME i progetti da realizzare, scegliendo INSIEME e prima del voto, le persone chiamate a farlo. Misuriamoci reciprocamente su questo terreno, rinviando a dopo gli anatemi, facciamolo anche presto, dandoci dei tempi: metà novembre? ( per lasciare ad ognuno concreta libertà di scelta in caso di non accordo ) . Anche Michele, come me , sa che le leve del Governo Locale ( non del Potere..) sono fondamentali per mettere davvero la rotta delle scelte sulla qualità della vita per tutti: perché accontentarsi di testimoniare una differenza quando si potrebbe INSIEME ‘cambiare il mondo’ ? Nel rispetto di tutti, fino all’ ultimo giorno utile noi lotteremo per questo obbiettivo.
Pferraio calata falcone