E' un giudizio inevitabile e privo di sorprese dato che De Ferrari più che rappresentare l’interesse generale rappresenta quello di una compagnia che “legittimamente” risponde a logiche di tipo imprenditoriale, per definizione estranee -e comunque- difficilmente qualificabili in termini di interesse sociale e occupazionale. E’ peraltro inammissibile che proprio il Presidente dell’associazione albergatori parli d’indipendenza e trasparenza. La cronaca locale potrebbe testimoniare i numerosi interventi tesi a sostenere apertamente gli interessi di una compagnia nei confronti dell’altra, ed in particolare, in momenti cruciali come le fasi di gara nei quali – a dispetto delle suddette richieste d’imparzialità – si sono assunte posizioni pubbliche quanto mai parziali e talora contraddittorie. Si comprende così come oggi arrivino “diffide” ad astenersi da iniziative volte ad intervenire sul sistema di collegamenti, e soprattutto come si tema il confronto con il territorio, tentando d’impedire la libera valutazione nell’interesse generale, a cominciare dalle verifiche della effettività dei servizi resi a fronte di programmazioni che hanno motivato la preferenza e l’assegnazione degli slot. Auspichiamo che dietro questa reazione a caldo ci sia una presa di responsabilità ed un'ammissione pubblica dei termini di un confronto che ha trasparentemente dato risposte al territorio, e che oggi paradossalmente è costretto a prendere atto di logiche lontane dall'interesse generale, che confermano la fondatezza delle nostre preoccupazioni.
Paola Mancuso