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Controcopertina: Diversamente (e teatralmente) abili prensentano l'Inferno Dantesco

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : mercoledì, 27 luglio 2011

Domenica 24 luglio, nel cortile della Linguella, la cooperativa Di Vittorio, ha presentato “L’Inferno di Dante”, frutto del progetto integrato di musicoterapia e teatro sociale “Noi-Altri in scena, persone diversamente abili e non”, condotto dalla musicoterapeuta Silvia Monaci, dell’associazione arterp di Firenze che ha intrapreso con gli ospiti e le operatrici del Centro di socializzazione di Casa del Duca, un lavoro triennale sull’intelligenza emotiva, al fine di imparare a riconoscere e gestire le proprie emozioni e quelle degli altri. La musicoterapeuta ha intrapreso la strada del teatro sociale perché è un tipo di espressione artistica che si basa sulle caratteristiche di ogni persona: ognuno può dare qualcosa, anche un solo battito di ciglia. È stato scelto l’ambiente fantastico dell’Inferno dantesco perché ha fornito gli spunti per rappresentare le emozioni analizzate nel percorso di musicoterapia. La paura: Dante che si perde in un bosco scuro e minaccioso, la felicità: Dante che incontra Virgilio, la rabbia: le anime dannate sbattute dal vento, la tenerezza: Paolo e Francesca che nonostante tutto non smettono di amarsi, l’aggressività: Cerbero che infierisce sulle anime dei golosi, la pazzia: i dannati costretti a vedere il futuro senza capire quali siano state le cause che lo hanno generato, l’empatia: Dante che si commuove per il senso di ingiustizia che deriva dalla visione dei suicidi trasformati in arbusti. Lo spettacolo è stato presentato una prima volta il 9 giugno, al Teatro dei Vigilanti, grazie all’intervento di “Acqua dell’Elba”, che aveva finanziato interamente la rappresentazione. Visto il successo e l’entusiasmo con cui sia il pubblico che i protagonisti avevano accolto lo spettacolo, si è deciso per il bis, approfittando della profonda amicizia che lega la Di Vittorio all’associazione Elba no Limits. L’associazione oltre a portare avanti dal 2003 il progetto "Open your heart for Congo" che prevede la nascita di un centro per la cura di bambini disabili nella città di Kinshasa, nonché un importante progetto di adozioni a distanza, è anche solidarietà a livello locale. Per quanto riguarda il nostro Centro, la collaborazione è iniziata nel 2002 e prosegue in vari modi: abbiamo realizzato diversi fondali e scenografie per i saggi di fine anno di Jazzercise e ogni volta siamo stati ospiti sul loro palcoscenico per parlare di noi e far vedere quello che possiamo fare. Per la serata di domenica scorsa l’aiuto che ci è stato dato è davvero straordinario: Vittorio Campidoglio, presidente, ha pensato davvero a tutto ciò che sta dietro l’organizzazione di uno spettacolo: il palco, il comune, la siae, le luci, la pedana per le sedie a rotelle, l’allestimento della platea; dovendo superare discreti imprevisti che si sono via via presentati. Lo spettacolo è stato dedicato a “Stefanella” storica ospite del Centro, che purtroppo è venuta a mancare circa due mesi fa lasciando un vuoto incolmabile. Stefanella, emblema della tenerezza, era la protagonista della scena degli innamorati e nello spettacolo non è stata sostituita ma la scena è stata affiancata da un video realizzato durante le prove, grazie al quale il pubblico ha potuto apprezzare il sentimento e il trasporto messo da Stefanella nella sua danza. Lo spettacolo ha riservato momenti emozionanti e commoventi, nonché un intermezzo davvero esilarante nel quale Rita, ospite del Centro, ha messo in mostra tutte le sue doti di intrattenitrice comica. La serata è stata presentata da Riccardo Bacigalupi, altro amico di vecchia data del Centro, sia perché istruttore di Jazzercise per Elba no Limits, sia perché titolare della profumeria Come d’Incanto per la quale da qualche mese stiamo decorando in vario modo i sacchetti di carta per gli acquisti. I nostri più sentiti ringraziamenti per la riuscita dello spettacolo vanno a Vittorio Campidoglio, Cristina, Andrea e Carlo di Elba no Limits, ma anche alla nostra cooperativa Di Vittorio, che gestisce il Centro dal 1995 e che persegue prima e con noi l’obiettivo della promozione umana e del miglioramento della qualità di vita delle persone in difficoltà. Vanno anche alle famiglie dei nostri ragazzi per la disponibilità e la collaborazione; alla cooperativa sociale Cisse ed alle pubbliche assistenze di Portoazzurro, Cavo e Pomonte per i trasporti; a Silvia Monaci, che con suo marito Guido è stata ancora al nostro fianco nonostante i tempi della convenzione fossero ormai abbondantemente scaduti; alle ditte Marine Service, Previdente Assicurazioni, Banca Mediolanum ed Epam Condomini per il contributo economico; ad Arnaldo Gaudenzi di Argasoft per le luci. La serata davvero ci preoccupava molto per le tante incognite che poteva riservare, ma vedere la gioia e l’entusiasmo dei nostri ragazzi ci ha confermato che il nostro obiettivo era pienamente raggiunto. Tutti noi alla Di Vittorio lavoriamo per arricchire la vita dei nostri ospiti, ed ogni nuova esperienza, anche la più piccola, è un tassello in più che ci permette di superare le varie barriere, architettoniche e mentali, che ci troviamo di fronte.


Inferno teatro diversamente abili

Inferno teatro diversamente abili